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metà XV secolo, prima del 1471
bronzo
1257/B
Larghezza: 8,01 cm, Altezza: 4,6 cm
placchetta
Amorini che giocano
Scuola dell'Italia del Nord
arte piemontese
Placchetta rettangolare raffigurante Amorini che giocano. Cornice modanata, foro in alto.
La placchetta, con una raffigurazione tra le più tipiche del RInascimento, è stata attribuita da Molinier e altri a Donatello o alla sua cerchia, mentre secondo Planiscig è opera del Riccio. Middeldorf e Panvini Rosati l'hanno considerata un lavoro dell'italia del Nord della fine del XV secolo, come pure Pope-Hennessy, il quale però ha spostato la datazione tra le fine del '400 e l'inizio del '500. Cannata la attribuisce a un artista attivo a Roma e stabilisce una più precisa datazione basandosi sul ritrovamento nelle fondamenta di Palazzo Venezia a Roma di una matrice in terracotta della placchetta insieme a un "dindarolo" con una medaglia di Papa Paolo II del 1465. Questi pezzi interrati (secondo l'usanza pagana di mettere monete nelle fondamenta delle costruzioni stabiliscono la data ante quem del 1471 (anno della morte del pontefice). La placchetta ebbe molta popolarità: si trova spesso su scatole, calamai, recipienti di sabbia.
Rilievi e placchette dal XV al XVIII secolo, catalogo della mostra, 1982,
Emile Molinier, Les bronzes de la Reinassance. Les plaquettes. Catalogue raisonné, 1886,
Ernst Friedrich Bange, Beschreibung der Bildwerke der christlichen Epochen, Italianischen Bronzen der Renaissance und des Barock . 2.2, Reliefs una Plaketten, 1922,
John Pope-Hennessy, Reinassance bronzes from the Samuel Krell collection, 1965,
Placchette: secoli XV-XVIII nel Museo Nazionale del Bargello, 1996