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Anello
V/VI
oro
0025/ORI
Diametro esterno: 2,1 cm
Anello d'oro con iscrizione.
Sul castone ovale sono incisi, a lettere capitali, i nomi abbreviati Stefani e Valatruda.



Secondo C. A. Mastrelli si tratta di un anello nuziale con i nomi abbreviati "Stefani(us)" e "Valatru(da)" al dativo, il primo (maschile) romano e il secondo (femminile) germanico (C. A. MASTRELLI, 1959, pp. 108 e sgg.). Viale ipotizza che Stefanius sia il proprietario del tesoro di Desana (cfr. scheda 0008/ORI e V . VIALE 1971, p. 73, n. 9). L'anello, riferito ad artefici tardoromani, va confrontato con l'esemplare di Reggio Emilia che reca i nomi germanici "Stafara" ed "Ettilia" (AA. VV., "Magistra barbaritas", Milano 1984, p. 467, fig. 386). Si cfr. alcuni anelli del tesoro di Reggio Emilia in V. Bierbrauer, 1994, Cat. III 28 s, pp. 202, 206. Per la bibliografia cfr. scheda 0008/ORI.
Aimone M., Il tesoro di Desana. Una fonte per lo studio dellas società romano-ostrogota in Italia, 2010, pp. 102, 182-184,
Aimone M., I Longobardi. Dalla caduta dell'Impero all'alba dell'Italia, 2007, scheda 3.5 c, p. 186,
Viale V., Bollettino del Centro di Studi Archeologici e Artistici del Piemonte. Recenti ritrovamenti archeologici a Vercelli e nel vercellese. Il tesoro di Desana, 1941, p. 25,
Viale V., Vercelli e il Vercellese nell'antichità, 1971, p. 73, n. 9,
S. Pettenati, Francesco Marmitta. Una commissione romana. Il messale per il Cardinale Domenico della Rovere, 1995, pp. 152 - 154,
Bierbrauer V., Magistra Barbaritas, 1984, p. 467,
Mastrelli C. A., Il tesoro romano barbarico di Reggio Emilia. Commento all'anello coniugale di Desana, 1959, p. 108 e sgg.,
Bierbrauer V., 1994, pp. 170 - 177, cat. III 29 n,
AA.VV., Odissee. Diaspore, invasioni, migrazioni, viaggi e pellegrinaggi., 2017, 53