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Incisione
1785
incisione ad acquaforte
1988
Altezza: 23 cm impronta, Larghezza: 17,8 cm impronta, Altezza: 29,6 cm foglio, Larghezza: 22 cm foglio
Argenteur. Pl. 2
Robert Bernard
fabbrica di Urbino
incisione ad acquaforte con strumenti utilizzati dagli argentieri. Foglio tratto dall'Encyclopedie
Le tavole sono tratte dall’Encyclopédie méthodique di Charles-Joseph Panckoucke (Lille 1736 - Parigi 1798), monumentale pubblicazione che a partire dal 1780 riprende l’Encyclopédie ou Dictionnaire raisonné des sciences, des arts et des métiers di Diderot e d’Alembert (1769) con l’obiettivo di completarla e renderne più agevole la consultazione. Panckoucke riorganizza i contenuti per soggetti invece che in ordine alfabetico e riutilizza gran parte delle illustrazioni. La pubblicazione della nuova opera prosegue a lungo dopo la morte del suo ideatore e si conclude con il coordinamento del genero Henri Agasse e poi della figlia Thérèse-Charlotte nel 1832 con 166 volumi.



La lavorazione e l’utilizzo dell’argento sono descritti alle voci “Orfévre grossier” e “Argenteur”. Le illustrazioni presentano i laboratori degli orefici e degli argentatori, gli strumenti da lavoro, i modelli che si possono realizzare.



Le due tavole (1987 e 1988) illustrano le modalità con cui gli oggetti vengono argentati e gli strumenti. Nel laboratorio si svolgono diverse attività: l’argentatura con la foglia d’oro (che si vede appoggiata su un cuscinetto), la cesellatura e la brunitura finale per dare brillantezza all’oggetto. Intorno sono presentati gli attrezzi, i supporti per reggere gli oggetti durante le lavorazioni (con una base di cenere per mantenere il calore e rendere più malleabile il metallo) e il contenitore per la foglia d’oro.