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1500 - 1599
pelle
0256/LE
Altezza: 215 mm, Larghezza: 160 mm
biga a due cavalli/Falsa legatura Apollo e Pegaso ('pseudo Canevari')
Villa Vittorio
biga a due cavalli/Falsa legatura Apollo e Pegaso ('pseudo Canevari'). Adagia quaecumque ad hanc diem exierunt, Paulli Manutii Studio atque industria, doctissimo Theologorum consilio... Venetiis, Apud Hyeronimum Polum - 1538. Legatura coeva di D. Canevari con ornati impressi in oro. Index + pp. 859-860 (doppia numerazione)- (vedere condizioni) Al piatto: ricca decorazionr, cornice formata da una fascia di filetti sia in oro che a gauffrage, giglio agli angoli. Nel campo: doppio filetto intrecciato, volute, al centro a gauffrage: biga a due cavalli. Al dorso: tre nervi rilevati, quattro tasselli con gilgio. Tagli colore rosso, risguardi in carta bianca.
Falsa legatura Apollo e Pegaso ('pseudo Canevari') su [Erasmo da Rotterdam[, Adagia quaecumque ad hanc diem exierunt, Pauli Manutii studio, Venezia, Gerolamo Polo, 1578.



Legatura in marocchino decorata ai piatti con riquadri di filetti dorati e a secco; nastro intrecciato con fronde, punti; al centro, falso medaglione d'Apollo e Pegaso. Il falso è rilevabile dal numero di raggi delle ruote (quattro invece di sei), dal fatto che le nuvole sono incise nella amtrice e non dipinte, dalla posizione eretta dell'auriga. Questo esemplare, come gli altri del fondo, non riporta sul piatto superiore il superlibros con autore e titolo, caratteristica degli originali. Dorso con tre nervi sottolineati con filetti dorati; nelle caselle, giglio. Taglio rosso.

La data di stampa corretta è puntualizzata da Michel Wittock (2000); Fumagalli fu indotto in errore dalla data riportata sul nostro esemplare (1838) abilmente alterata a penna. Testo incompleto (860/2044 colonne). SUl piatto superiore è applicata una targhetta che recita "Legatura veneta / eseguita per la Bbilioteca di D. Canevari / sec. XVI". Nota manoscritta "Falsificazione (De Marinis)". Acquistata a Genova per lire 150.



Si tratterebbe di una legatura falsa, messa sul mercato dal bolognese Vittorio Villa, attivo a Milano dal 1884 al 1892, attraverso un antiquario milanese di nome Monte. Il falso in questione imita una tipologia denominata "Apollo e Pegaso", dal soggetto di un medaglione ellittico, in cui è rappresentato un auriga, il dio Apollo, che guida un cocchio trascinato da due cavalli al galoppo verso uno strapiombo su cui s'impenna Pegaso. Le legature originali con questo medaglione appartennero alla biblioteca di un non meglio precisato Mecenate (vissuto intorno al 1570), successivamente esse furono attribuite all'archiatra Demetrio Canevari (1559-1625), e infine a Giovanni Battista Grimaldi (1524-1612 ca.).

La legatura del Museo Civico appartiene ad un raro esemplare incompleto edito da Gerolamo Polo (data corretta in 1578 da Wittock). Il piatto, su cui si è applicata in tempi lontani un'etichetta che recita "Legatura veneta/ eseguita per la Biblioteca di D. Canevari/ sec. XVI", è decorato con riquadri di filetti a secco e dorati, composizione di nastro interlacciato con giglio accantonato esterno; negli spazi, semplici volute. Nello specchio, composizione di piccoli ferri e medaglione. Il taglio è rosso (F. Malaguzzi, 2000, pp. 111-112).

Cfr. ALLEGATI
Francesco Malaguzzi, Museo Civico d'Arte Antica di Torino. Legature, 2011, p. 51, n. 40,
Museo Civico di Torino. Sezione arte antica. Cento tavole riproducenti circa 700 oggetti pubblicate per cura della DIrezione del Museo, 1905,
Malaguzzi F., Bibliofilia subalpina. I falsi di Palazzo Madama, 2000, p. 112