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XVIII - XIX sec. d.C. (lavorazione della pietra)
conchiglia conchiglia; bronzo
0938/PM
Altezza: 29,5 mm., Altezza: 31,4 mm., Larghezza: 23 mm., Larghezza: 28,5 mm., Spessore: 6 mm., Spessore: 4 mm.
Busto di Aiace
arte tardoromana
Forma ovale. Colore avorio. Taglio convesso-parallelo (?). Modellato a scalpellino e successivamente rifinito sia a mano libera con punta fine sia con trapano a punta sferica fine. Lucidatura del piano di fondo. Legata in castone bronzeo ovale a fondo piatto con rosetta forata nel mezzo. Forse il foro è la sede di un perno. Busto di Aiace: Busto panneggiato e barbuto con elmo composito di profilo a destra. Elmo di tipo non qualificabile, ma morfologicamente assimilabile nel complesso, a un elmo di tipo corinzio. Si compone di un alto coppo sagomato come se fosse un copricapo frigio, con la punta ripiegata in avanti, decorato con una raffigurazione di Centauro (?) o altro essere ibrido a corpo animale e avantreno umano che tiene nella destra una ghirlanda (?); di un frontale a maschera (satiresca?) praticamente privo di paragnatidi e di un una tesa articolata, ad orlo rilevato, nella zona tra la tempia e l'orecchio; è privo di paranuca e di cimiero. Capelli lunghi a boccoli tortili al di sotto dell'elmo, lungo la nuca. Sopracciglio inarcato in un'espressione accigliata. Palpebre spesse e rilevate attorno al bulbo oculare piano. Naso corto e prominente, a radice incavata e pinna modulata alla guancia. Folta barba a due gruppi paralleli di ciocche arcuate in sequenza. Capo proteso in avanti sul lungo collo obliquo. Busto riccamente panneggiato. Stile di tipo naturalistico. Buona capacità descrittiva del modellato ad alto rilievo. Intaglio medio-fine. Un po' spigoloso in alcuni passaggi di superficie (come nella zona tra collo e mandibola).
Si tratta della riproduzione, variata in alcuni dettagli, come il panneggio, l'elmo istoriato e i capelli alla nuca, di un lavoro di Nathaniel Marchant (1739 - 1816), raffigurante la testa del cd. "Aiace dei Musei Vaticani". Per l'elmo, si è fatto riferimento ad altre raffigurazioni, che interpretavano in vario modo lo stesso soggetto, verosimilmente ispirato a busti scultorei.

I confronti individuati sono collocabili nel medesimo arco cronologico, un periodo tra il XVIII e il XIX sec. d.C.
Collezioni del Museo Civico d'Arte Antica di Torino. Cammei, intagli e paste vitree, 2009