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XIX sec. d.C. (lavorazione della pietra e montatura)
agata; oro
0915/PM
Altezza: 20 mm., Altezza: 23 mm., Diametro: 13 max mm., Larghezza: 16,2 mm., Larghezza: 18,2 mm., Spessore: 4 mm., Spessore: 2 mm.
Busto di Apollo
Bottega dei Regi Archivi
Forma della pietra ovale. Pietra di colore avorio, a taglio piano-parallelo. Molatura meccanica (?) e lucidatura del piano posteriore, la cui superficie conserva tracce di colore in punti dello strato di pietra asportato. Scultura e intaglio a tecnica mista. Modellato a mano libera e rifinito con trapano a punta sferica (cf. pupilla e boccoli). Superficie forse regolarizzata con mola a disco e successivamente lucidata (meccanicamente?). Legata in anello aureo con castone a giorno a cornice modanata. Verga a fascia semplice, allargata alle estremità per sorreggere il castone. Tracce di ruggine e falle di superficie. Sulla verga, spessa da 2 a 5 mm, sono impressi a stampo dei simboli (marchi di fabbrica?): una mano destra aperta e tesa, una testa di gallo (?). Busto di Apollo: Busto imberbe con diadema di 3/4 a destra. Busto di 3/4, il capo di profilo a destra. Espressione idealizzata. Capelli schiacciati dal diadema, a ciocche progressivamente più lunghe alla nuca e raccolte in una piccola crocchia, alta all'occipite, secondo il tipo efebico. Arcata molto regolare e modulata sull'occhio allungato, a pupilla incisa, tra palpebre sottili. Naso a profilo diritto ("alla greca") con punta acuta. Mandibola dolcemente staccata dal collo relativamente esile. Piccolo mento tondeggiante. Labbra corte e carnose. Stile naturalistico, caratterizzato da un modellato morbido e sensitivo, attento ai passagi di superficie e luministici. Dettagli anatomici finemente descritti. Intaglio medio-fine. Qualità d'esecuzione molto elevata.
La raffigurazione è certamente eseguita su modello del lavoro di G. Pichler, eseguito dopo il 1766.

Stilisticamente analogo a 928/PM.
Collezioni del Museo Civico d'Arte Antica di Torino. Cammei, intagli e paste vitree, 2009