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VI
argento dorato; lapislazzuli
0379/A
Altezza: 245 cm, Peso: gr. 52.35
Cucchiaio d'argento dorato definito "ligula".
Il cucchiaio di forma ovale è unito al manico da un racordo a voluta raffigurante una testa di grifo dorata con occhi decorati da lapislazzuli a goccia. Il manico a forma tronco - piramidale allungata, è adorno di anelli e rigonfiamenti in prossimità del raccordo.



L'oggetto, affine per tipologia alla serie di dodici liguale provenienti da Desana (cfr. schede 367 - 378/A), si differenzia per l'elaborata decorazione del raccordo che unisce il manico al cucchiaio. Si tratta di una voluta lavorata a cesello che raffigura la testa di un grifo i cui occhi sono impreziositi da due lapislazzuli a goccia. L'oggetto è stato assegnato ad orefici tardoromani attivi nel V secolo d. C. (V. VIALE 1971, pp. 75, 77 tav. 67).
Ori e argenti dell'Italia antica, 1961, p. 228 n. 806,
AA. VV.
AA.VV., 1984, P. 467,
Viale V., Bollettino del Centro di Studi Archeologici e Artistici del Piemonte. Recenti ritrovamenti archeologici a Vercelli e nel vercellese. Il tesoro di Desana, 1941, p. 29 n. 35,
Bierbrauer V., I Goti. Archeologia degli Ostrogoti in Italia, "Desana" Vercelli, 1994, pp. 208, 211, 212,
Viale V., Vercelli e il Vercellese nell'antichità, 1971, pp. 75, 77,
Aimone M., Il tesoro di Desana. Una fonte per lo studio dellas società romano-ostrogota in Italia, 2010, pp. 109-111, 195-19