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Piatto
XVI secolo fine - XVII secolo inizio
peltro fuso
0031/PS
Diametro: 45,5 cm, Altezza: 2,8 cm
Ercole che sconfigge il leone nemeo
ambito di Briot François
Piatto con tesa obliqua verso l'esterno, cavetto emisferico, umbone centrale rialzato. La decorazione in rilievo è costituita sulla tesa da otto clipei con mascheroni intervallati da coppie di viverne; il tondo centrale che ospita Ercole con il leone è incorniciato da una prima fascia con figure accovacciate tra medaglioni e trionfi di fiori e frutti, e da una seconda, con otto mascheroni entro cartelle ovali cui si alternano altri mascheroni da cui hanno origine steli fogliati che campiscono il fondo.
Il pezzo è stato acquistato sul mercato antiquario in coppia con la brocca 28/PS, benché il decoro sia diverso; l'unione dei due elementi sembra pertanto non derivare ab antiquo, quanto piuttosto il frutto di un tardo, e criticamente azzeccato, accostamento, avvenuto probabilmente al momento della vendita sul mercato antiquario monacense.

Le stoviglie in peltro di pregio, dette Edelzinn – dal materiale in cui erano realizzate, cioè stagno nobile – erano utilizzate con funzione cerimoniale, come il lavaggio delle mani ai pasti, benché potessero avere anche funzione d’apparato. Tale tipologia, che vede perlopiù in associazione piatto e brocca, ebbe in François Briot il primo e principale interprete all'interno della diffusione internazionale del linguaggio manieristico.

Ad eccezione del fregio nel fondo, il piatto è del tutto identico a quello posseduto dalla collezione Ritleng di Strasburgo, sul quale l'assenza della decorazione centrale palesa il processo tecnologico del tempo per la produzione di un oggetto in peltro. Il piatto Ritleng e il più ricco esemplare torinese sono eseguiti a partire da cinque forme diverse – tesa, cavetto, fondo, scivolo del centro e umbone – assemblate, dopo la fusione, in una fase di riparazione per mezzo di saldature; si spiega cosi' come in diversi oggetti compaiono soltanto alcuni brani tratti da un'identica fonte.

Ancora più stretto il confronto con un piatto del Kunstgewerbemuseum di Berlino, di cui costituisce l'omologo.
Museo Civico di Torino. Sezione arte antica. Cento tavole riproducenti circa 700 oggetti pubblicate per cura della direzione del Museo, 1905,
Boccalatte P.E., Feste barocche. Cerimonie e spettacoli alla corte dei Savoia tra Cinque e Settecento, 2009, p. 63,
Palazzo Madama. Guida, 2011, p. 151,
San Martino P., Il Tesoro della Città. Opere d'arte e oggetti preziosi da Palazzo Madama, 1996, p. 85