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XVIII secolo -
zaffiro
0702/PM
Altezza: 13 mm., Peso: 4 PS mm., Larghezza: 10 mm., Spessore: 4 mm.
Erote con tromba
arte veneta
Zaffiro di colore azzurro, tagliato piano-parallelo a sezione troncoconica, di forma otagonale, con superficie piana incisa a tecnica mista: le masse corporee e la tromba sono incise con un trapano a punta sferica, mentre i detagli del viso, le ali e la linea di terra sono eseguiti a mano libera con una punta fine. Lucidatura finale. non ci sono tracce di lavorazione antica e l'incisione è verosimilmente eseguita con una strumentazione moderna. Il soggetto raffigurato è un erote nell'atto si suonare una tromba incedente di profilo a destra; corpo paffutello, ventre prominente; gamba sinistra flessa e sollevata, destra drita. Braccio piegato contro il torso, con la mano trattiene un rametto; con il braccio sinistro trattiene lo strumento che è in atto di suonare. Piccola ala aperta dietro il collo; indicazione naturalistica dei dettagli del viso.
La posa è comune già sulle gemme romane, per esempio Sena Chiesa, Le gemme del Museo Nazionale di Aquileia, Padova 1966, n. 286 e Vollenweider M.L. Deliciae Leonis, Antike Geshnitene Steine und Ringe aus einer Privatssammlung, Mainz am Rhein. 1984, n. 213-215. Per la raffigurazione specifica di Amorino che suona la tromba si veda un cammeo del British Museum (Walters H.B., Catalogue of teh Engraved Gems and Cameos Greek, Etruscan, and Roman in the British Museum, London 1926, n. 3468). Una raffigurazione analoga in M.L. Ubaldelli, Dactylotheca Capponiana, Collezionismo romano di intagli e cammei della prima metà del XVIII secolo, Bolletino Numismatica 8.1, 2001, p. 241 n. 76.
Collezioni del Museo Civico d'Arte Antica di Torino. Cammei, intagli e paste vitree, 2009