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Fiore a sei punte / fregio / fregio vasariano / Ciro / America / Alessandro Magno / Europa / Giulio Cesare / Asia / Africa

    Fiore a sei punte / fregio / fregio vasariano / Ciro / America / Alessandro Magno / Europa / Giulio Cesare / Asia / Africa
    XVI
    peltro
    0032/PS
    piatto
    Piatto con tesa parallela al piano d'appoggio, cavetto emisferico e tondo aggettante. Al centro fiore a sei punte inciso, inscritto in un esagono e in un cerchio; presso al cavetto fregio in rilievo con arpie, amorini sopra caproni e altri motivi decorativi manieristici. Sulla tesa fregio vasariano con, fra arpie, trofei, cesti di fiori e frutta, otto scene entro ovali e rettangoli, con Ciro, l'America, Alessandro Magno, l'Europa, Giulio Cesare, l'Asia, ..., l'Africa.
    Il piatto è un notevole esempio di Edelzinn, della moda dei peltri nobilitati da una ricca decorazione eseguita da persona specializzata, il Formschneider, nella modellatura di forme spesso precedentemente utilizzate nella produzione di argenti. La moda dell'Edelzinn, tipica del periodo a cavallo di Cinque e Seicento, è originata in Francia e successivamente si sviluppa in area tedesca, dove Caspar Enderlein ripropone il vocabolario formale di François Briot, massimo Formschneider del tempo, colui che travasò l'ostica cultura manieristica dell'Ercole de Fontainebleau nelle seriali divulgazioni in peltro. Il piatto è appunto ricordato nell'Inventario Generale del Museo come "Lavoro di G. Enderlein di Norimberga"; il confronto con pezzi identici - limitatamente alla decorazione della tesa e al fregio periferico del tondo - della collezione Riteng (B. FORRER, "Les ètains de la Collection Ritleng", Strasbourg 1905, p., n. 54, tav. XIII) e del Museo Nazionale del Bargello (piatto pendant della Brocca identica alla nostra n. 28/PS: p. BOUCAUD-C. FREGNAC, "Les ètains". Fribourg 1978, p. 95, n. 109) fa però propendere per un'attribuzione condizionata a François Briot, o suo atelier, allo scadere del Cinquecento.
    Museo Civico di Torino. Sezione arte antica. Cento tavole riproducenti circa 700 oggetti pubblicate per cura della direzione del Museo, 1905