Caricamento pagina...
1676
marmo
0486/PM
Altezza: 67 cm, Larghezza: 66 cm, Profondità: 7 cm
Lapide tombale di Bartolomeo Carea
lapide tombale con incorniciatura, con stemma di Bartolomeo Carrera, motto, scritta e data. Stemma di Bartolomeo Carrea: troncato, d'argento alla sedia (carea) al naturale e di rosso al cane d'argento, passante. Motto: VIGILANTIA. ET. FIDE (BRT, ms. Varia 656, fol. 49; A. Manno, vol. III, p. 383). (Romanello 2000).
La lapide tombale fu donata da Gaudenzio Claretta, che la acquistò da un antiquario, ignorandone la provenienza; lesse inoltre la data al termine dell'iscrizione "1616", un errore ripreso in seguito sia dagli inventari (Inv. Generale n. 3448, Inv. Particolare n. 267, Inv. Pietre-marmi) sia nel catalogo del Museo Civico curato dal Mallé, che mette in risalto l'esecuzione rustica del rilievo e la scarsa perizia dell'epigrafista, non immune da errori di scrittura. L'impronta arcaica dell'opera la rende ancora più isolata nel contesto artistico coevo se si pensa che venne eseguita alla fine del XVII secolo, quando i blasoni erano caratterizzati da movimentate volute barocche, protomi e mascheroni.

Il manoscritto sulle antiche famiglie di Chieri (BRT, ms. Varia 656), già di proprietà del Manno, non dà notizie specifiche sulla famiglia Carrea, limitandosi a riportarne lo stemma, ma un'indagine sulle epigrafi conservate nelle antiche chiese di Chieri ha permesso di risalire all'originaria ubicazione dell'opera adesso in museo. Nell'antica chiesa di S. Francesco d'Assisi, accanto alle sepolture dei Valfré, Ceppi, Scarroni, Solaro, Oppezzi, compariva proprio la lapide tombale di Bartolomeo Carrea, apposta nel 1676 (A. Bosio, 1878, p. 298). L'antica chiesa dei minori conventuali è ormai scomparsa da tempo, in quanto venne rifabbricata nel 1725 e poi definitivamente distrutta durante l'occupazione francese, per lasciare spazio ad un cortile; si è salvato invece il convento francescano, ora sede del Municipio (A. Bosio, 1878, p. 305).
Bosio A., Memorie storico-religiose e di Belle Arti del Duomo e delle altre chiese di Chieri con alcuni disegni, 1878, pp. 298, 305,
Manno A., Il patriziato subalpino. Notizie di fatto storiche, genealogiche, araldiche e feudali desunte da documenti, 1895-1906, p. 383,
Mallé L., 1965, p. 255,
Romanello E., Emblemi di pietra. Araldica e iscrizioni piemontesi, 2008, pp. 25-26