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Acquamanile
XIV secolo fine
ottone
1019/B
Altezza: 31 cm, Larghezza: 31 cm, Profondità: 11 cm
leone
Acquamanile a forma di leone modellato con eleganza e attenzione naturalistica; la criniera, le zampe e la coda presentano parti incise. Manico sottile a figura zoomorfa.
Realizzati in ottone, rame o bronzo, gli acquamanili figurati, in forma di svariate creature, erano destinati sia all'uso liturgico, sia a a quello profano, al servizio della mensa nella sala da pranzo. Il centro di questa produzione, che ebbe grande diffusione per alcuni secoli in tutta Europa, era la zona del Reno e della Mosa; particolarmente nota era la città di Dinant, in Belgio, da cui deriva il nome di "dinanderies" con cui erano indicati questi manufatti.

Von Falck e Meyer attribuiscono la produzione di questo manufatto a un'officina della Bassa Sassonia e lo includono in un gruppo di acquamanili di primo gotico caratterizzati da una postura carica di tensione, femori sottili, muso carnoso, ricca modellazione della criniera e ansa a forma di drago. Peculiari del nostro esemplare sono tuttavia l'a sembianza canina del muso e l'ansa a forma di mostro con testa di lupo (o di mustelide) e coda trifogliata, in luogo del consueto manico draghiforme. Il naturalismo accentuato appoggia una datazione più avanzata, verso la fine del XIV secolo.

Un oggetto molto simile si trova al Nelson-Atkins Museum of Art di Kansas City (cfr. The Nelson-Atkins Museum of Art. A handbook of the collection, 1993, p. 138); un altro esemplare confrontabile appartiene alle collezioni del Metropolitan Museum of Art di New York (cfr. Mirror of the Medieval World, 1999, pp. 172-173)

L'acquamanile è stato riprodotto per la sala da pranzo della Rocca medievale (C. Nigra, Il Borgo ed il Castello Medievale nel 50° anniversario della loro inaugurazione, Torino 1934, pp. 80-81).
Mallé L., Palazzo Madama in Torino. Le collezioni d'arte, 1970, v. II, p. 415,
Museo Civico di Torino. Sezione Arte Antica. Cento tavole riproducenti circa 700 oggetti pubblicate per cura della Direzione del Museo, 1905,
Von Falke O., Meyer E., Romanische Leuchter und Gefässe. Griessgefässe der Gothik, 1935, p. 69,
Nigra C., Il borgo e il castello medievale nel 50° anniversario della loro inaugurazione. ., 1934, pp. 80-81,
Barberi S., Il Tesoro della Città. Opere d'arte e oggetti preziosi da Palazzo Madama, 1996, pp. 61-62,
Palazzo Madama. Guida, 2011, p. 157,
Banchetto alla corte del duca di Savoia. Le ricette di Maître Chiquart cuoco di Amedeo VIII, 2006