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Scultura
1732 - 1733
porcellana
3426/C
Altezza: 74 cm, Larghezza: 36 cm, Profondità: 56 cm
leopardo
Johann Gottlieb Kirchner
Leopardo seduto sulle zampe posteriori, con le fauci aperte
Assieme all'otarda (3425/C) e alla lupa con cuccioli (3427/C), il leopardo fa parte della serie di animali a grandezza naturale modellati nella manifattura di Meissen da Johann Gottlieb Kirchner (attivo 1727-28, 1730-33) e Johann Joachim Kändler (attivo 1731-1775) e destinati, secondo il progetto di Augusto il Forte, principe elettore di Sassonia e re di Polonia, al Palazzo Giapponese di Dresda. Il Palazzo, originariamente chiamato Palazzo Olandese e di proprietà del conte von Flemming, fu acquistato e in parte ricostruito da Augusto che ne fece in breve il luogo destinato ad ospitare le sue collezioni di porcellana. Secondo i primi progetti, al piano terra dovevano essere esposte le porcellane cinesi e giapponesi, mentra il primo piano avrebbe dovuto ospitare le porcellane di Meissen e una galleria dedicata agli animali in porcellana "a grandezza naturale e colorati".La galleria degli animali, una sorta di menagerie in porcellana, doveva impressionare i visitatori per la sua eccezionalità. Nel riferimento al dominio sugli animali e sulla natura, evocava il serraglio e la caccia, simboli del potere e della ricchezza del principe.

Kirchner fu il primo modellatore assunto a Meissen, nel 1727. Fu affiancato da Kändler nel 1730, già attivo come scultore a corte.Dopo vari disaccordi tra i due, Kirchner fu licenziato nell'aprile del 1733.

Negli archivi della manifattura di Meissen si conservano i registri con gli elenchi dei pezzi ordinati per il Palazzo Giapponese. Il leopardo fu realizzato da Kirchner nel gennaio del 1733. L'espressione quasi umana degli occhi è caratteristica degli animali modellati da Kirchner, poco incline a una rappresentazione naturalistica dei soggetti.

Il leopardo compare nella vendita della collezione del barone von Born-Budapest, Berlino, presso Rudolf Lepke, 4 dicembre 1929, lotto 136, tav. 4 (e probabilmente già presente nella prima e seconda vendita di animali della collezione ex Wettin organizzate da Ernst Zimmermann nel 1919 e 1920).

Si veda S. Wittwer, The Gallery of Meissen Animals, Hirmer, 2006.

Il leopardo fu acquistato da Vittorio Viale presso l'antiquario Pietro Accorsi nel 1961.
Cabutti L., Mallé L., Palazzo Madama in Torino. Museo Civico d'Arte Antica, 1976, p. 87,
Mallé L., Palazzo Madama in Torino. Le collezioni d'arte, 1970, p. 310,
Soffiantino M. P., I Fragili Lussi. Porcellane di Meissen del Museo Civico d' Arte Antica di Torino, 2001, p.33, nota 36 a p. 37,
Albiker C., Die Meissner Porzellantiere im 18. Jahrhundert, 1959, p. 9