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1625 - 1628
inchiostro su carta
3822/DS
Altezza: 294 mm., Larghezza: 207 mm.
manoscritto
Lettera 25 dicembre 1625. Riprende il discorso sulle difficoltà di avere aiuti in denaro dalla repubblica. Comunque non lascerà nulla di intentato. Lamenta però una scarsità d'appoggi. L'essere ancora alloggiato nel convento dei padri crociferi non l'avvantaggia. Spera per la settimana prossima d'esser dentro la nuova casa. Il mal tempo ha patito soverchio danno. Privatamente si è recato in collegio qualora gli riuscisse la fortuna di guadagnare qualcuno di questi senatori alla sua causa. Ha dubbi sulla buona spedizione dello "spaccio con le istruttioni" poiché il ritardo che si sta accumulando la inquieta. Ha fatto fare ricerche tramite i padri crociferi a Brescia. Ancora sollecita di poter ottenere le deleghe credenziali unico strumento che gli consente di comparire qualche vantaggio all'udienza pubblica.