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1625 - 1628
inchiostro su carta
3845/DS
Altezza: 294 mm., Larghezza: 207 mm.
manoscritto
lettera 4 aprile 1626. A S. A. Ser.ma. Ragguaglia sul clima di tranquilla fiducia nella pace che alimenta gli ambienti veneziani. Circa le "differenze" fra Savoia e genovesi corre speranza "nell'arbitrio delle due corone". Pur non avendo ricevuto ultimamente "chiamate in Collegio", ritiene l'umore del Collegio senatoriale indirizzato, come al solito, ad evitare aggravi finanziari di qualsiasi tipo. Per le questioni straniere, si conosce che l'Imperatore ha inviato un ambasciatore al re di Danimarca, intimandogli o aperta dichiarazione di guerra o di deporre ogni belligeranza; minacciandogli nel primo caso di mandargli un esercito di quattromila cosacchi. Ancora non si avevano notizie sulla missione dell'ambasciatore. I mori di Barbaria fanno istanza al Gran Turco offrendogli vascelli per assaltar Malta, oppure, secondo altri, per rientrare in Spagna; apprensione tra i cavalieri dell'ordine. Giunto a Venezia il duca d'Alcalà; alloggia presso l'ambasciata di Spagna