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XVII secolo metà
maiolica dipinta in blu
2856/C-I
Altezza: 47 cm, Diametro: 14,3 cm diametro bocca, Diametro: 13,8 cm diametro piede
motivi vegetali; figure di cacciatori
Manifattura del Regio Parco
Grande vaso ad anfora con decorazione monocroma azzurra, riproducente in una fitta vegetazione uccelli ed altra selvaggina, cani, nonché quattro personaggi, dei quali uno coronato, uno assiso che suona la tromba, uno con lancia e cane al guinzaglio e uno con fucile e cane. L'anfora ha sei anse, tre a foggia di pesce alternate alle altre a doppia spirale.
Le notizie documentarie sulle fabbriche di ceramiche torinesi sono piuttosto modeste prima del Settecento. Nel 1646 nacque nella località del Regio Parco, per iniziativa del genovese Giovanni Giacomo Bianchi, una manifattura che impiegava soprattutto manodopera ligure, guidata nel 1649 da Nicola Conrado di Albissola. A questa fabbrica si riferisce un gruppo di maioliche a decoro ‘calligrafico-naturalistico’ in monocromia blu, ispirato alla porcellana in bianco e blu cinese, di cui fa parte anche questo piatto, acquistato dall'antiquario torinese Pietro Accorsi assieme al suo pendant (2856/C II).

La primitiva attribuzione all'ambito faentino (Mallé 1970) è stata successivamente corretta in favore della manifattura torinese, corroborata dalla presenza della marca.

Il Museo conserva un prezioso nucleo di questa rara produzione (piatti 665/C, 2846/C, 2851/C, 3614/C, 726, brocca 3615/C).
Mallé L., I Musei Civici di Torino. Acquisti e Doni 1966-1970, 1970, p. 19,
Soffiantino M. P., Diana trionfatrice. Arte di Corte nel Piemonte del Seicento, 1989, p. 178,
Farris G., "Faenza". Per una storia della ceramica torinese del '600, 2004