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Nettaorecchi
IV/V
argento dorato
0384/A
Altezza: 16,8 cm, Peso: gr. 44.07, Larghezza: 2,3 cm, Profondità: 2,3 cm
Nettaorecchi
Nettaorecchi in argento dorato con iscrizione propiziatoria.
La paletta attacata ad un sottile fusto è stretta tra le dita di una mano. Cordoni a filigrana e pomelli costituiscono l'attacco con il manico a sei faccie, su tre delle quali è un'iscrizione ad agemina e niello. La parte finale del manico è costituita da una sfera tra due cordoni a gocce rilevate da una corona a dentelli.



L'oggetto non è elencato nella delibera del 17 maggio 1938 sebbene Viale ne parli nell'articolo relativo al tesoro di Desana (cfr. VIALE V. 1941, p. 31, n. 40 fig. 36).

Secondo lo studioso si tratta di un nettaorecchi eseguito da artefici tardoromani attivi nel V secolo d. C. Sempre secondo Viale l'iscrizione va letta "( STEFA) NI/VIVAS/IN DEO" e riferita all'ipotetico proprietario del tesoro (cfr. anche scheda 25/ORI e VIALE V. 1971, pp. 75 - 77).
Aimone M., Il tesoro di Desana. Una fonte per lo studio dellas società romano-ostrogota in Italia, 2010, pp. 116-117, 206-209,
Viale V., Bollettino del Centro di Studi Archeologici e Artistici del Piemonte. Recenti ritrovamenti archeologici a Vercelli e nel vercellese. Il tesoro di Desana, 1941, p. 31 n. 40,
Bierbrauer V., I Goti. Archeologia degli Ostrogoti in Italia, "Desana" Vercelli, 1994, pp. 170-177,
Viale V., Vercelli e il Vercellese nell'antichità, 1971, pp. 75-77 n. 38