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Coppa
XVII secolo seconda metà
smalto dipinto su rame
0104/S
Diametro: 17,4 cm, Altezza: 3,7 cm
Orfeo
Laudin Jacques I
Coppetta a base esagonale lobata, con due piccole anse. Al centro del cavetto è dipinta a grisaille la figura di Orfeo con il suo strumento; i sei lobi emisferici presentano una decorazione policroma su fondo bianco di fiori e uccelli. Al verso sulla base è raffigurato un paesaggio policromo con case e alberi su fondo nero, mentre i bordi sono interamente ornati da un fitto tralcio in oro con fiori e uccelli policromi, su fondo nero.
La presenza della sigla “I.L.” permette un’attribuzione del piccolo bacile a Jacques I (c. 1627-1695) o Jacques II (1663-1729) Laudin, rispettivamente figlio e nipote di Noël, capostipite della nota famiglia di artisti limosini.

La presenza di elementi decorativi analoghi in altri esemplari siglati con la stessa forma polilobata, come la coppetta con le Fatiche di Ercole anch'essa in Museo (79/S) o il piccolo bacile con stemma cardinalizio del Museo di Arti applicate di Milano (inv. 55), riferiti a Jacques I, fanno propendere l'attribuzione per il primo dei due artisti.

La tecnica dello smalto dipinto, messa a punto a Limoges verso la fine del XV secolo, consiste nella stesura pittorica del decoro sopra una base di smalto bianco o nero, sottoponendo via via i vari colori e le dorature a diverse gradazioni di cottura.
Bava A. M., Il Tesoro della Città, 1996, p. 77,
Careddu G., Castronovo S., Corrado F., Pagella E., Soffiantino M.P., Thellung C., Museo Civico d'Arte Antica di Torino. Acquisti e doni 1971-2001, 2004, p. 176,
Palazzo Madama. Guida, 2011, p. 167