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1568 - 1607
olio su tavola
33
Altezza: 166 cm, Larghezza: 131 cm
dipinto
Veneto o Bologna ?
Giovanni Caracca, olio su tavola
La tavola, parchettata, è adattata con listelli alla cornice su tutti e quattro i lati. La cornice è in legno di noce a vista e si compone di listelli decorati a perline e fogliette, con bordo interno segnato da perline alternate a baccelli applicati sulla sagoma scatolata. La tavola prende la battuta sui lati corti, mentre in altezza arriva appena ad allinearsi al bordo interno della cornice che è formato da una modanatura aggiunta. Non è stato possibile, osservando il dipinto montato, acquisire elementi che possano far pensare ad una leggera rifilatura della tavola , specie ai lati, dove la composizione è leggermente sbilanciata e asimmetrica.

L'osservazione della superficie dipinta alla luce ultravioletta ha invece evidenziato una fitta copertura di ritocchi, solo più addensati lungo gli assi di giunzione delle tavole che già la riproduzione fotografica del 1909 evidenzia in stato di distacco. Le fisionomie, i volti, a cominciare da quelli sul piano mediano della Madonna e di San Giuseppe, ne soffrono particolarmente; le mani sono un po' più risparmiate, almeno nelle aree marginali della composizione dove si concentrano zone di incertezza pittorica che appaiono quasi non finite. Sulle vesti le pennellate prendono un andamento di pittura sfrangiata, di tocco, effetto forse accentuato dalla rottura del ductus pittorico provocata dalle condizioni di conservazione. I manti sono rilevati da lumeggiature dal marcato cangiantismo. Non è quantificabile quanto sia da imputare al ritocco il differente respiro dei volti, come diviso in due dall'altare. Dietro, alcune pennellate brune chiudono le espressioni e irrigidiscono le fisionomie e i tratti, mentre davanti prevale un aspetto aperto e dilatato che conferisce alle figure un'aria spiccatamente tardomanierista.

CONTINUA IN ANNOTAZIONI
Arnaldi di Balme C., "Il nostro pittore fiamengo". Giovanni Caracca alla corte dei Savoia (1568/1607), 2005, pp. 80-81,
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Spantigati C., La pittura in Italia. Il Cinquecento. La pittura in Piemonte nel secondo Cinquecento, 1988, pp. 54, 61,
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