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Rametti fioriti / uccelli / leoni rampanti

    Rametti fioriti / uccelli / leoni rampanti
    1600 - 1624
    velluto di seta cesellato ad un corpo broccato.
    1716/T
    Altezza: 16 cm, Larghezza: 16 cm
    frammento di tessuto
    Tessuto seta velluto / Fabric silk velvet
    Fondo raso creato da ordito e trama di fondo in seta ecru, ordito di pelo in seta rossa, trame supplementari broccate in seta verde mela, rosa, azzurro e senape. Sul fondo si stagliano leoni rampanti, alternati a rami da cui nascono una foglia a palmetta, una melagrana e un fiore policromo, campito alternativamente in rosa e in giallo, sembrano voler attaccare un'aquila in volo, posta fra un alberello da cui si originano due foglie e un frutto simile al gelso, nelle tonalità dell'azzurro e del senape. Fra le figure sono posti piccoli quadrifogli e fiori di giglio stilizzati. Rapporto del modulo disegnativo: cm 10,2 x 8.
    Il tessuto, unitamente al frammentgo del Museo Civico inv. 1711/T, testimonia il favore goduto, nella produzione per abbigliamento, dai decori raffiguranti piccoli animali che, perso il loro originario significato araldico, hanno assunto valenze meramente decorative. La vivacità dei motivi "a mazze", trasformati in sinuosi alberelli da cui si originano grandi fiori e frutti policromi, la ricerca di movimentare la struttura compositiva, l'attenzione ad una rappresentazione veritiera dei singoli elementi ornamemtali permettono di collocare il velluto al primo quarto del XVII secolo. Circa l'attribuzione, il confronto con un frammento in velluto cesellato broccato della collezione Keir (M. King, D. King, European Textiles in the Keir Collection. 400 BC to 1800 AD, Londra-Boston 1990, p. 172, scheda n. 126 ), identico ad una dalmatica conservata presso il Museo d'Arte sacra di San Gimignano (M. Ciatti (a cura di), "Drappi, velluti, taffettà et altre cose". Antichi tessuti a Siena e nel suo territorio, catalogo della mostra, Siena 1994, p. 146, scheda n. 61 di I. Pacini; C. Borgioli, Per una mappa dei tessuti sangimignanesi, in V. Bartolini, G. Borghini, A. Mennucci (a cura di), San Gimignano. Contributi per una nuova storia, San Gimignano 2003, p. 232 e pp. 254-255, scheda n. 9), suggerisce un'attribuzione dubitativa ad ambito fiorentino. Frammenti identici sono pubblicati da I. Errera, Catalogue d'Étoffes Ancienne et Modèrnes, Bruxelles 1927, p. 302, scheda n. 354; G. Cantelli (a cura di), Il Museo Stibbert a Firenze, Milano 1974, V. II, p. 174, scheda n. 2039; B. Markowsky, Europäische Seidengewebe des 13.-18. Jahrhunderts, Colonia 1976, p. 227, scheda n. 301).
    Tessuti, ricami, merletti. Opere scelte, 2008, pp. 46-47