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Gruppo
1650 - 1660
avorio
0122/AV
Altezza: 40,5 cm, Larghezza: 9 cm
ratto di una Sabina
Adam Lenkhardt (ambito di)
Gruppo a tuttotondo raffigurante il "Ratto di una sabina" (?) su un basamento ovale, scanalato, la cui parte superiore simula un terreno sassoso.
Il gruppo, ricavato da un unico blocco di avorio, rappresenta il ratto di una Sabina, tema classico che richiama le molte versioni di questo soggetto eseguite da Giambologna e dalla sua cerchia, a partire dagli anni '70 del XVI secolo. La ripresa di immagini dell’antichità classica, note attraverso repertori grafici o copie rinascimentali, è ampiamente diffusa tra gli artisti di area tedesca del XVII secolo. Il gruppo presenta analogie nella resa dei volti, delle capigliature e dei gesti con la produzione Adam Lenkhardt, peraltro più raffinata.

La composizione, il cui sviluppo verticale conferisce staticità, appare eccessivamente rigida rispetto all’intensità che potrebbe scaturire dalla torsione dei corpi. C’è un certo rigore compositivo: le espressioni dei volti sono misurate, controllate, mentre la resa anatomica, soprattutto nel corpo nudo della figura femminile, è impacciata. Minuziosa, invece, è la lavorazione dei particolari della corazza, del gonnellino e dei calzari della figura maschile.
Mallé L., Smalti e avori del Museo d'Arte Antica, 1969, p. 326,
L'Amore dall'Olimpo all'alcova, 1992, p. 216,
Diana Trionfatrice. Arte di Corte nel Piemonte del Seicento, 1989, p. 168-169,
Il Museo Civico di Arte Antica di Torino. Opere scelte, 2006, p. 80,
A.A. V.V., Le meraviglie del mondo. Le collezioni di Carlo Emanuele I di Savoia., 2016, 346