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XVI (?)-XVII sec.d.C. (lavorazione della pietra e montatura)
calcedonio-agata; bronzo
0912/PM
Altezza: 23 mm., Altezza: 29,7 mm., Larghezza: 14,3 mm., Larghezza: 21,5 mm., Spessore: 5 mm., Spessore: 7 mm.
Ritratto virile
Bottega dei Regi Archivi
Forma della pietra ovale. Pietra di colore bianco, a taglio piano-parallelo. Molatura meccanica del piano posteriore, la cui superficie è interessata da crepe o piccole falle. Rimangono tracce di un numero scritto a inchiostro nero: "6199" (?) o "619g" (?). Raffigurazione modellata a mano libera e rifinita nella pupilla incisa e nella narice con trapano a punta sferica. Superficie interamente lucidata. Incisioni a punta finissima. Legata in castone bronzeo ovale, a sezione basso-cilindrica, privo di appigli. Ritratto virile: Testa imberbe di profilo a destra. Ritratto di uomo maturo, dall'espressione calma e consapevole. Capelli corti, a piccolo ciuffo sulla fronte sempiata e rugata, a ciocche sottili e libere sul capo, a ciocche più fitte alla nuca. Arcata sopraorbitale modulata sull'orbita profonda, il sopracciglio inciso e zigrinato. Bulbo oculare allungato e relativamente poco rilevato, tra la palpebra superiore sottile e l'inferiore più spessa e carnosa, ben raccordata allo zigomo rilevato. Naso corto e adunco, a radice incavata, e spessa pinna arcuata, dalla punta arrotondata in basso con narice incisa. Guancia molle e floscia sulla mandibola un po' cadente. Mento arrotondato, gonfio sottomento. Collo nervoso, dallo scolo ondulato in lieve sottosquadro. Stile di tipo realistico. Modellato morbido, ricco di contrasti plastico-chiaroscurali. Alto rilievo. Intaglio fine. Qualità d'esecuzione molto elevata.
La raffigurazione sul ns. cammeo sembra mutuare la produzione ritrattistica che a partire dal Quattrocento diffonde le immagini degli imperatori romani o degli uomini illustri dell'età antica, raggiungendo il suo culmine nel XVI e XVII sec. d.C. Una datazione al tardo-rinascimento sembra opportuna per le analogie stilistiche rilevate, in particolare con il cammeo a Firenze.

Le tecniche di lavorazione sono compatibili con una datazione ad epoca relativamente recente del cammeo. Il personaggio raffigurato è senza dubbio un uomo illustre, ma forse non un imperatore: a questo propostio, si veda anche un ritratto di Cicerone (?), attribuito a G. Pichler, di cui si conserva un calco nella Collezione Cades (Impronte gemmarie della Collezione Cades, Calchi di intagli e cammei dall’Antichità agli inizi del XIX secolo d.C., raccolti forse a partire dalla fine del XVIII secolo da Alessandro Cades (1734 – 1809), incisore in Roma, conservati in 78 Volumi aperti alla consultazione degli studiosi nella Biblioteca dell’Istituto Archeologico Germanico di Roma, 258, 64:207).

Analogo per soggetto a 991/PM.
Collezioni del Museo Civico d'Arte Antica di Torino. Cammei, intagli e paste vitree, 2009