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tempera su tela
624
Altezza: 55 cm., Larghezza: 74 cm.
Rovine della Chiesa di Sant'Andrea di Chieri
Pietro Fea
fabbrica di Vinovo
Rovine della Chiesa di Sant'Andrea in Chieri
Il pittore Pietro Fea fu allievo e collaboratore dei fratelli Galliari. Nel 1805, egli si occupò delle scenografie di un arco di trionfo effimero realizzato per la visita di Napoleone Bonaparte a Torino, nel 1810 affrescò per il Museo di Scienze Naturali presso l'Accademia delle Scienze un busto di legno a grisaille. Nel 1819 il pittore intervenne nei lavori commissionati da Carlo Felice per il Castello di Govone e, qualche mese dopo, nell'allestimento della sala da ballo costruita per Vittorio Emanuele I nel Palazzo Reale in occasione delle nozze di Maria Teresa di Savoia con Carlo Ludovico, duca di Lucca. Nel 1822 decorò lo scalone di Palazzo di Città. Nel 1825 affrescò gli appartamenti della Regina Maria Teresa in Palazzo Doria Tursi a Genova, nel 1929 lavorò a San Lorenzo. Tra il 1838 e il 1839 il pittore fu chiamato a portare avanti la campagna decorativa nelle navate e nel presbiterio della cattedrale di Biella iniziata nel 1772 da Giovanni Galliari.

Il dipinto in oggetto viene menzionato per la prima volta nelle schede Vesme edite nel 1966. Lo storico scrive che Pietro Fea partecipò all'Esposizione per il Centenario di Fondazione dell'Università tenutasi a Torino nel 1820

presentando un acquerello su carta, raffigurante Orazio al ponte e un dipinto con le rovine della Chiesa di Sant'Antonio di Chieri. Vesme sbaglia a nominare la chiesa, non si tratta di Sant'Antonio, chiesa tutt'ora esistente nella città, ma della chiesa di San'Andrea realizzata da Juvarra, tra il 1728-1731 e demolita nel 1811 dopo i bombardamenti subiti dall'esercito francese.Quest'opera è un importante recupero perché, oltre a documentare in modo dettagliato il momento della demolizione, dà visione della struttura architettonica costruita. Permette, quindi, il confronto con i disegni del progetto juvarriano: sei disegni di Juvarra (vol. I-II), un disegno di Bernardo Vittone (5152/DS) e un disegno dell'architetto Mario Ludovico Quarini (5151/DS) sono conservati alla Biblioteca Nazionale.
Baudi di Vesme A., Schede Vesme. L'arte in Piemonte, 1966, pp. 462-464,
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Cavallari Murat A., Juvarra nella dialettica formale paesistica e urbana, 1985, p. 175,
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