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Scultura
XVII secolo prima metà
marmo
0485/PM
Altezza: 41 cm, Larghezza: 33 cm, Profondità: 11,5 cm
Stemma della famiglia Corvo (?)
Stemma della famiglia Corvo (?)
Lo stemma, donato da Gaudenzio Claretta nel 1887, non è tuttavia menzionato nel suo repertorio del 1896 sugli stemmi esposti nel Museo Civico, per cui è probabile che in tale epoca l'opera fosse nei depositi. Gli inventari ed il Mallé identificano erroneamente il volatile del campo come un pellicano (Inv. Generale n. 2775; Inv. Particolare n. 236; L. Mallé, 1965, p. 257), ma l'animale in questione non ha il becco munito di sacca dilatabile per immagazzinare il cibo e raffigura più genericamente un uccello acquatico posto sopra un ristretto ondato, eseguito, come riconosce il Mallé, adottando soluzioni elementari che contrastano con la struttura ricercata ed elegante della cartella.

Potrebbe trattarsi dell'arma della famiglia Corvo di Villafranca Piemonte (A. Manno, vol. VII, p. 322), che seppelliva in San Giovanni a Saluzzo, all'interno della quale si distinsero Gianfrancesco, dottore in legge e giudice nel 1577, Bernardino, vicario marchionale a Saluzzo, e Gianfranesco, dottore di leggi a Mondovì, documentato nel 1630. A una possibile derivazione della scultura dall'ambito saluzzese farebbe pensare il confronto con l'analogo stemma dipinto tra 1465 e 1471 nel castello di levante a Lagnasco, nel salone degli Scudi al primo piano.
Franchi Verney A., Armerista delle famiglie nobili e titolate della monarchia di Savoia, 1873, p. 94,
Mallé L., 1965, p. 257,
Spreti V., Enciclopedia storico-nobiliare italiana, 1928-1935, vol. III, p. 592,
Romanello E., Emblemi di pietra. Araldica e iscrizioni piemontesi, 2008, pp. 72-73