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Camino
XVI secolo fine
pietra
0441/PM
Altezza: 248 cm, Larghezza: 385 cm, Profondità: 65 cm
Stemma della famiglia Stampa
Grande camino retto da mensole con desinenza a protomi leonine reggenti un anello nella bocca. In alto l'architrave a foglie e perle, il fregio a mascheroni e girali con stemma al centro, il cornicione di coronamento.
L'imponente camino, retto da mensole con desinenza a protomi leonine reggenti un anello nella bocca, fu acquistato in uno stato di conservazione buono. Il carteggio conservato presso l'archivio del museo fa riferimento ad un "interessante stemma", dipinto sulla cappa, "tutto trasportato a Torino" (ASMCT, 1930, c. s.).

I motivi decorativi rimandano al repertorio della Renaissance francese nell'epoca degli Enrichi, tra 1547 e 1610 (si veda ad es.un camino monumentale del Musée de Cluny, periodo Enrico II, con montanti con protomi e zampe leonine). Mallé (1965) propose un'attribuzione all'ambito scultoreo lombardo, per il robusto rilievo del fregio, a mascheroni tra girali e cornucopie intrecciate, mentre i fianchi del fregio hanno palmette baccellate. L'impronta tipicamente lombarda emergerebbe dalla scultura che occupa tutta la superficie del fregio con un gusto dello spazio pieno, senza riposo di pause, con effetto di vistosa ricchezza nei motivi, resi come masse plastiche, animati coloristicamente.

Il dipinto a olio su tela fissato sulla cappa raffigura lo stemma della famiglia Stampa di Milano: inquartato, nel 1° e 4° d'oro, all'aquila di nero, coronata nel campo, nel 2° e 3° partito di nero e d'argento, al mastio merlato dell'uno nell'altro, motto SPECIMEN VIRTUTIS AVITAE (A. Franchi Verney, 1873, p. 178), accollato alle armi di altre famiglie nobili di Milano: i Belgioioso nel 3°, i Borromeo Arese nel 2°, mentre lo stemma nel 1° potrebbe essere quello della città di Alessandria. Tale stemma è sicuramente posteriore al 1656, data delle nozze di Lorenzo Cuttica, marchese di Cassine, con Teresa, figlia di Guido Antonio Stampa dei marchesi di Soncino, barone di Montecastello, unione che spiega la provenienza del camino da Quargnento (Alessandria), dove i Cuttica edificarono a partire dal 1763 una maestosa villa.

È evidente che il camino venne scolpito almeno mezzo secolo prima, probabilmente per la dimora della famiglia cui appartiene lo stemma, non identificato, al centro dell'architrave.
Viale Vittorio, I Musei civici di Torino nel 1930, 1931, pp. 14-15,
Romanello E., Emblemi di pietra. Araldica e iscrizioni piemontesi, 2008, pp. 77-79,
Mallé L., 1965, p. 213