Cammeo

Descrizione Forma della pietra ovale. Pietra di colore avorio grigio, a taglio piano-parallelo. Molatura meccanica, a disco sottile, e lucidatura del piano posteriore, poi interessato da molte falle e sbrecciature con tracce di ruggine. Scultura e intaglio a tecnica mista: a mano libera per il modellato del volto; con trapano a punta sferica sia per alcuni dettagli dei capelli, sia per la barba, sia per la pupilla incisa. Lucidatura del piano di fondo e lucidatura selettiva interna del volto. Testa di Serapide: Testa barbuta, con modio e corona d'alloro, di profilo a destra. Modio basso sul capo. Capelli fluenti, a lunghe ciocche sottili e boccoli disordinati sulla fronte e alla nuca, quasi indistinti dalla folta barba a spessi riccioli; sul capo, ciocche in serie digradante. Grande corona d'alloro composta di due file di foglie. Naso a profilo diritto e pinna modulata a punta in basso, con narice incisa. Arcata regolare sul grande occhio a pupilla incisa tra palpebre sottili. Zigomo rilevato. Labbra carnose, il superiore nascosto dal baffo folto e digradante nella barba. Collo taurino, dallo scollo sinuoso e ben staccato dal piano di fondo. Stile naturalistico, apparentemente assai attento alla minuta descrizione dei dettagli, che però alle volte sono realizzati in serie (come le ciocche sul capo). Intaglio fine. Alto rilievo.

Notizie Storico-Critiche Per lo stile e l'esecuzione di alcuni dettagli, come ad es. i capelli e la barba fluente, l'opera deve essere inquadrata nell'ambito della produzione delle botteghe forse romane della fine del XVIII sec. d.C., come indica il parallelo istituito con una realizzazione di Filippo Rega (1761 - 1833), allievo di G. Pichler e attivo soprattutto a Roma dopo il 1776. Le tecniche di lavorazione sembrano compatibili con una datazione del cammeo ad epoca relativamente recente.