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XVII (?) sec. d.C.
calcedonio; rame
0991/PM
Altezza: 29,5 mm., Altezza: 31 mm., Larghezza: 23,5 mm., Larghezza: 25 mm., Spessore: 6 mm., Spessore: 3 mm.
Testa maschile
Bottega dei Regi Archivi
arte bizantina
Forma della pietra ovale. Pietra di colore avorio, a taglio piano-parallelo. Molatura meccanica (?) del piano posteriore, la cui superficie presenta sia solchi longitudinali regolari paralleli (verosimilmente lasciati da una mola a disco), sia microglifi irregolarmente disposti che paiono successivi (forse dovuti alla lavorazione o alla lucidatura). Modellato a scalpellino e bulino (forse la conca dell'orecchio con trapano a punta sferica). Tracce di smeriglio ferrifero sui capelli. Lucidatura selettiva del volto. Legata in pendaglio in rame (?) con castone ovale a giorno, saldato nella parte superiore a un anello per la sospensione. Testa maschile. Testa imberbe di profilo a sinistra. Ritratto di uomo maturo. Capelli corti, a ciocche sottili e compatte e alta frangia sulla fronte. Arcata molto spessa e modulata alla radice del naso incavata. Orbita relativamente poco profonda, con grande bulbo oculare piano tra palpebre sottili. Corto naso a gobba con pinna modulata alla guancia e profonda piega nasale che inquadra le corte labbra carnose e si prolunga sino al mento. Ampia guancia cadente e un po' floscia sulla mandibola gonfia, attorno a un piccolo mento arrotondato. Pieghe della pelle del collo plasticamente evidenziate; scollo sinuoso, in sottosquadro. Orecchio dal lobo allungato, a contorno rilevato, con elice e conca dettagliatamente descritti. Stile di tipo realistico, caratterizzato da un modellato morbido e ad alto rilievo, con alcuni passaggi assai pregevoli di superfici. Buona capacità descrittiva dei dettagli anatomici.
La raffigurazione sul ns. cammeo sembra mutuare la produzione ritrattistica che a partire dal Quattrocento diffonde le immagini degli imperatori romani o degli uomini illustri dell'età antica, raggiungendo il suo culmine nel XVI e XVII sec. d.C. Una datazione al tardo-rinascimento sembra opportuna per le analogie stilistiche rilevate, in particolare con il cammeo a Firenze.

Le tecniche di lavorazione sono compatibili con una datazione ad epoca relativamente recente del cammeo. Il personaggio raffigurato è senza dubbio un uomo illustre, ma forse non un imperatore: a questo propostio, si veda anche un ritratto di Cicerone (?), attribuito a G. Pichler, di cui si conserva un calco nella Collezione Cades (Impronte gemmarie della Collezione Cades, Calchi di intagli e cammei dall’Antichità agli inizi del XIX secolo d.C., raccolti forse a partire dalla fine del XVIII secolo da Alessandro Cades (1734 – 1809), incisore in Roma, conservati in 78 Volumi aperti alla consultazione degli studiosi nella Biblioteca dell’Istituto Archeologico Germanico di Roma, 258, 64:207).

Analogo per soggetto al cammeo 912/PM.
Collezioni del Museo Civico d'Arte Antica di Torino. Cammei, intagli e paste vitree, 2009