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Lucerna
XVI
bronzo; marmo
0112/B
Altezza: 7,5 cm, Larghezza: 10,5 cm
testa umana
Piccola lucerna di bronzo a forma di testa umana, con manico. Sta su piedistallo parallelepipedo in marmo nero.
La scultura, giunta a Palazzo Madama il luglio per uno scambio con il museo di Antichità di Torino, è forse una delle " lucerne antiche di bronso" ricordate il settembre nell'Inventario delle Statue della Grande Galleria di Carlo emanuele I.

Ha la forma di una testa di moro, con naso camuso e capelli crespi intrecciati a tralci vegetali e fa parte di un gruppo di bronzi di ambito padovano, di cui sono noti molti esemplari. Questo,ancora munito della maniglia saldata dietro la nuca che ne consentiva il trasporto, è mancante del coperchio- corredato di corna che rivelavano la natura satiresca del personaggio- che in origine chiudeva il foro alla sommità del capo. Attraverso quest'apertura la lucerna era alimentata con l'olio che alimentava lo stoppino che si poneva all'interno della bocca. Pare che l'aspetto di questi oggetti, derivati dall'arte ellenistica, sia stato influenzato dalla conoscenza di sculture africane giunte a Venezia. Questa tipologia di bronzetti, già riferita alla bottega di Andrea Briosco detto il Riccio, è stata ricondotta all'attività di Severo Calzetta da Ravenna. La grande varietà di forme e di qualità fusoria che si riscontra negli esemplari noti, fa supporre che la fabbricazione di questi oggetti d'uso dotati di larga diffusione fosse spesso affidata alla bottega. Per gli esemplari di qualiltà più modesta si propone una datazione agli anni - quando Severo è dapprima affiancato e poi sostituito nella conduzione dell'atelier dal figlio Nicolò.
Il Tesoro della Città. Opere d'arte e oggetti preziosi da Palazzo Madama, 1996, p. 69,
A.A. V.V., Le meraviglie del mondo. Le collezioni di Carlo Emanuele I di Savoia., 2016, 222