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Vaso
1890
vetro
0119/VE
Altezza: 30 cm, Diametro: 16,5 cm
Vaso con semplice piede, corpo espanso bordato e punteggiato di blu, con coppia di mascheroni celesti in cui si innestano le alte anse raccordate alla bocca. Collo con collana attorcigliata blu al centro.
Il calice proviene dalle collezioni dell'imprenditore e industriale Riccardo Gualino raccolte nel castello di Cereseto; in seguito al fallimento di Gualino, le opere d'arte e le suppellettili furono in gran parte confiscate dalla Banca d'Italia. Esso fu venduto al Museo dall'antiquario Pietro Accorsi nel 1933, insieme con altri 31 vetri di Murano che non risultano dagli elenchi della liquidazione, ma la cui provenienza da Cereseto si può desumere dalle fotografie d’epoca. Precedentemente il pezzo si trovava nella collezione Sangiorgi a Roma.

Si può attribuire all'officina di Antonio Salviati o alla Compagnia di Venezia e Murano.
Dagli ori antichi agli anni Venti. Le collezioni di Riccardo Gualino, 1982, p. 102,
Viale V., Torino. I Musei Civici nel 1932, 1933, p. 19,
Mallé L., Vetri-Vetrate-Giade, Cristalli di rocca e Pietre dure, 1971, pp. 76-77