Voltaire

Descrizione busto di Voltaire su piedistallo in marmo grigio e ottone, a forma di colonna tronca romana; patina artificiale a sottolineare pieghe e incarnati

Notizie Storico-Critiche La riproduzione di piccoli busti di personaggi celebri fu particolarmente richiesta sullo scorcio del Settecento, e tra i fondeur-ciseleur specializzati nel settore v'era anche il giovane Pierre-Philippe Thomire, che l'anno dopo la fondazione della sua fabbrica (1777) eseguì un ritratto di Gluck (Parigi, Musée des Arts Décoratifs) molto simile alla serie di sette busti della collezione Marchetti (cfr. le altre schede 925-26, 1028, 1033-35/B e vedi per il bronzista parigino: Thomire le Talleyrand du bronze doré, in "Connaissance des Arts", n. 50, Avril 1956, p. 76). La recente attribuzione a Thomire è stata avanzata da Paolo San Martino nella scheda per il Museo Civico (A. Griseri, 1996, p. 133, scheda n. 270), rivedendo la precedente attribuzione di Mallé al Ladatte o al Duguet (L. Mallé, 1970, pp. 424-425, 494).

La tipologia dei busti a piccole dimensioni era stata fissata dal Settecento illuminista per l'arredo degli studi e delle biblioteche. La modellazione distingue i caratteri dei personaggi e i particolari fisiognomici, oltre agli elementi del costume: così emergono lo sguardo severo di Corneille, quello teso di Racine, l'ironia di Voltaire e la sorridente naturalezza di Rousseau. L'autografia di Thomire parrebbe confermata dalla perizia tecnica che fissa i caratteri protagonisti del ritratto con una singolare attenzione alla capigliatura, agli occhi e alla piega della bocca, per un risultato moderno e dinamico (A. Griseri, 2003, p. 90, scheda III.9).