La risposta del pubblico all’allestimento di una mostra si articola sia attraverso una serie di comportamenti visibili, sia attraverso una personale elaborazione degli stimoli che vengono offerti dall’ambiente espositivo: questa costruzione di significato – che può essere influenzata dalle proprie conoscenze pregresse, dal contesto sociale in cui avviene l’esperienza e dalle motivazioni alla base della visita- non è solitamente percepibile attraverso la sola osservazione dei comportamenti, ed è perciò necessario instaurare un dialogo diretto con i visitatori.
Data questa premessa, nel periodo compreso fra il 13 e il 26 dicembre 2011 è stato dunque proposto alle persone in uscita da Palazzo Madama di partecipare a un’intervista strutturata; essa ha avuto prevalentemente lo scopo di indagare:
- il tipo di coinvolgimento sperimentato dal pubblico (es. cognitivo, estetico, emozionale);- il livello di gradimento dell’esperienza di visita;- le percezioni dei visitatori circa l’accrescimento delle proprie conoscenze sulle tematiche trattate da “Sarà l’Italia”.
Le persone che hanno accettato di prendere parte all’intervista sono state 115 e il loro profilo socio-demografico è stato il seguente:
Circa i tre quarti degli intervistati (76%) sono risultati essere provenienti da Torino/Piemonte, seguiti da altri italiani provenienti dall’Italia del Nord (8%), dall’Italia del Sud/isole (5%) e dall’Italia centrale (4%).
Il titolo di studio più frequentemente posseduto dagli intervistati è il diploma di scuola superiore (46%), seguito dalla laurea (37%) e dalla licenza media (17%).
Per quanto riguarda le professioni, si è registrata una prevalenza di pensionati (29%), seguiti dagli impiegati (24%), dagli studenti (21%), e dai liberi professionisti (11%).
La composizione del gruppo di visita del pubblico intervistato è stata piuttosto variegata: si è registrata una prevalenza di visitatori singoli (31%), seguita dalle coppie (27%) e da percentuali identiche di famiglie (21%) e di persone che hanno visitato Palazzo Madama con amici, colleghi o altri (21%).
Le risposte date dagli intervistati hanno fatto emergere come il potere di attrazione esercitato da “Sarà l’Italia” sia stato piuttosto elevato: complessivamente, il 90% degli intervistati ha infatti dichiarato di aver visitato - durante il giorno dell’intervista e/o in altre occasioni- la mostra “Sarà l’Italia”, e il 74% ha affermato di aver visitato la mostra nel giorno dell’indagine.
Le motivazione principali alla base della visita di “Sarà l’Italia”sono state la curiosità e lo svago (40%), seguite dalla volontà di accrescere le proprie conoscenze (29%) e dalla presenza di un interesse specifico per la tematica risorgimentale (14%).
Fra i visitatori che hanno dichiarato di non aver visitato la mostra nel giorno dell’intervista, nessuno ha addotto come motivo l’assenza di interesse verso la tematica presentata, suggerendo come l’argomento sia stato percepito come rilevante dalla totalità degli intervistati. Le motivazioni più frequentemente selezionate sono state invece la mancanza di tempo (30%) e il voler visitare un’altra parte specifica del museo, avendo già visitato in precedenza “Sarà l’Italia” (47%): questo ultimo dato indica come la variegata articolazione del Palazzo e delle sue collezioni, nonché il continuo alternarsi di esposizioni temporanee favoriscano il ritorno del pubblico in museo (62% degli intervistati). A questo proposito, si può segnalare come “Sarà l’Italia” sia stato il motivo principale della visita al museo per il 26% delle persone che hanno dichiarato di aver visitato la mostra nel giorno dell’intervista.
La maggioranza degli intervistati (52%) ha avuto la percezione di essersi intrattenuto all’interno di “Sarà l’Italia” per un periodo di tempo compreso fra i 10 e i 20 minuti (52%); circa un terzo (33%) ha dichiarato invece di essersi soffermato in sala per meno di 10 minuti, e il 14% ha affermato di aver dedicato alla mostra fra i 20 e i 40 minuti.
Un’analisi incrociata dei dati ottenuti attraverso le interviste ha messo in luce come possa esistere una relazione fra il tempo trascorso in mostra e le motivazioni alla base della visita: sembra infatti che il pubblico che è entrato a Palazzo Madama principalmente per visitare “Sarà l’Italia”abbia trascorso in mostra un periodo di tempo più lungo rispetto ad esempio ai visitatori che hanno visitato la mostra senza averlo programmato già prima dell’ingresso in museo.
Rapporto fra tempo trascorso in mostra e programmazione della visita[/caption]
Nel prossimo blogpost approfondiremo quali sono state le sensazioni provate dagli intervistati durante la visita di “Sarà l’Italia” e qual è stato il loro grado di soddisfazione.