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Dipinto
c. 1730
olio su tela
0733/D
Allegoria delle glorie del principe: nobiltà e clemenza
Beaumont Claudio Francesco
Allegoria delle glorie del principe: nobiltà e clemenza
Nato a Moncalieri (Torino) nel 1694, Beaumont si formò a Roma; rientrato a Torino, ottenne presto il titolo di pittore di corte da Carlo Emanuele III di Savoia.

I quattro dipinti ottagonali con le Allegorie delle glorie e virtù regie, sono documentati a Palazzo Madama come inserimento tardosettecentesco sulla volta della Sala dei Valletti. Questo locale fu demolito nel 1927-1928 per creare insieme alla stanza adiacente una grande sala di rappresentanza, l’attuale Sala delle Feste, e le tele subirono differenti vicende di dispersione.

Quest'ultima fu adattata a centro soffito ovale della Sala Cignaroli.

Una fotografia rinvenuta nella pratica relativa ai lavori degli anni Venti, condotti da Cesare Bertea, documenta che la serie era completata da una tela centrale raffigurante Mercurio che presenta intelletto e virtù alla fama senza tempo della storia, oggi a Palazzo Carignano.

L'attribuzione a Beaumont, già suggerita da Mallé con la riserva della scuola, è stata ripresa da A. Griseri che ne sottolineava gli aspetti colti e accademici. L'intera serie si può infatti attribuire all'attività giovanile del pittore per gli evidenti legami romani ancora presenti. I dipinti si possono confrontare con il disegno per un soffitto mistilineo conservato nel volume di disegni beaumontiani conservato in Museo. La loro provenienza originale è da ricercare fra le committenze precoci della corte sabauda con invii da Roma per le residenze (Palazzo Reale, castello di Rivoli e Villa della Regina).
Mossetti C., Il Tesoro della Città, 1986, pp. 149-150,
Palazzo Madama. Guida, 2011, pp. 100-101,
Mallé L., Palazzo Madama in Torino, 1970, pp. 198-199,
Mallé L., Museo Civico d'Arte Antica. I dipinti, 1963, p. 29,
C. Goria, Claudio Francesco Beaumont, Giuseppe Maria Crespi e le Accademie, in Beaumont e la scuola del disegno. Pittori e scultori in Piemonte alla metà del Settecento, a cura di G. Dardanello, 2011, 46