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Altare
1729
inchiostro su carta
1864/DS
Altezza: 131 mm., Larghezza: 94 mm.
disegno
Inchiostro bruno, carta bianca
Lo studio è di piccole dimensioni ed è stato tracciato direttamente a penna. L'altare è posizionato in fondo all'abside, segnalato dalla parete curva scandita da coppie di lesene corinzie. La mensa rettangolare è sollevata di alcuni gradini e appoggia ad una parete di sostegno, egualmente piana, che si innalza di due gradini al di sopra del piano della mensa. Sul primo gradino è collocato il tabernacolo a tempietto con il servizio di candelieri ai lati. L'alzata architettonica che si innalza sopra l'altare porta un coronamento che si distingue per le due grandi volute arricciate. Su queste trova posto un timpano triangolare sul quale stanno due angeli inginocchiati e al vertice la croce. La cornice della pala è portata da due angeli, riprendendo l'invenzione di alcuni altari di Gian Lorenzo Bernini. Nella pala si distingue l'immagine del re inginocchiato ai piedi di una mandorla avvolta di nubi e cherubini entro cui si trova la statua della Madonna col Bambino. La luce viene da sinistra a destra. Questo "pensiero" di Juvarra fa parte della sequenza di studi per l'altare maggiore della Basilica di Superga, preparati in un breve lasso di tempo nel 1729 (Carboneri, 1979, pp. 16-19).
Gritella G., Juvarra, l'architettura, 1992, v. I, p. 271