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Altare / stemma / candelabro
XVIII secolo
inchiostro su carta
1701/DS-I
Altezza: 322 mm., Larghezza: 226 mm.
disegno
Inchiostro bruno, matita, carta bianca.
Gli schizzi quotati dei particolari architettonici e di arredo liturgico, si riferiscono all'altare raffigurato sul recto dello stesso foglio: quello del Sacro Cuore di Gesù progettato da Gian Lorenzo Bernini e completato nel 1659 nel transetto di sinistra della chiesa romana di Santa Maria del Popolo (R. Wittkower, "Bernini lo scultore del Barocco Romano", Milano, 1990 [ed. orig. London 1955], pp. 276-277; J. Montagu, "Roman Baroque Sculpture. The Industry of the Art", New Haven - London 1989, pp. 140-141). Le lettere facilitano l'identificazione della sezione della cornice della pala (A), del profilo della trabeazione dell'ordine composito (B), del plinto e della trabeazione del piedistallo (D,C) di sostegno degli angeli, del plinto e della trabeazione del piedistallo dell'altare (F,E). Oltre ai suddetti particolari dell'ordine, nella parte bassa del foglio, sono rilevati, anche in questo caso a mano libera, lo stemma Chigi scolpito nel piedestallo e uno dei sei candelieri in bronzo del servizio d'altare, con lo stemma dei monti chigiani nella sua base. Diversamente dal procedimeto usato sul recto del foglio, Juvarra ha schizzato direttamente a penna i particolari dell'altare, con l'eccezione dello stemma chigiano, tracciato prima a matita e poi ripreso per metà a penna. I particolari disegnati fanno parte integrante dell'altare rilevato sul recto del foglio e sono indicativi dell'interesse di Juvarra per tutte le sue componenti, sia quelle architettoniche che quelle di arredo liturgico, come i candelieri, tuttora in loco.