Page loading...

Animali affrontati / alberi della vita / cacciatori

    Animali affrontati / alberi della vita / cacciatori
    1800 - 1899
    lino, seta; lino lavorato ad ago, merletto a fuselli a fili continui, frangia a telaio
    2493/T
    Altezza: 72 cm, Larghezza: 144 cm
    telo
    Tessuto lino merletto / Fabric linen lace
    Agli estremi del telo sono inserite due fasce di buratto in seta greggia tessuto con doppia torsione, ricamato a punto stuoia e doppio punto filza; i lati lunghi sono decorati da una frangia a telaio e quelli corti da un merletto a fuselli a fili continui.
    Il telo reca alle estremità due tramezzi in buratto, il cui disegno corrisponde a quello di vari esemplari realizzati con la medesima tecnica, attribuiti all’Italia e ascritti al XVII secolo (Mottola Molfino, 1984C, p. 331, schede nn. 54-55; Carmignani 1981, n. 9, p. 33) o di datazione incerta (Risselin-Steenebrugen 1980, p. 87, fig. 51). La lavorazione piuttosto rada e l’uso di seta greggia, invece del lino tinto in marrone come negli altri esemplari citati, suggeriscono la datazione al XIX secolo, cui riconducono anche la tela di lino e la frangia di esecuzione moderna.

    La funzione di questo genere di teli con tramezzi ricamati su reti è incerto: forse coperte da battesimo, con le due fasce decorate sempre collocate agli estremi più stretti per restare in vista, come si osserva in ritratti di infanti dipinti nel sec. XVI (il ritratto di bimbo ignoto della Pinacoteca nazionale di Bologna riprodotto in “Le industrie femminili italiane”, Milano, 1906, fig. 26; e il ritratto del piccolo Leopoldo de' Medici, attribuito a Tiberio Titi, nella Galleria dell'Accademia di Firenze). Teli di questo tipo sono stati collezionati in gran numero alla fine del XIX secolo da Giuseppe Solinas, direttore del Museo Nazionale di Palermo, ora Galleria Interdisciplinare Regionale della Sicilia.
    Merletti dalle collezioni di Palazzo Madama, 2013