Page loading...
XVI secolo
metallo dorato
1069/PM
Altezza: 52 mm, Larghezza: 42 mm, Spessore: 17 mm
Arca di Noè
Medaglione con retro a giorno in metallo dorato (65x58 mm) con cornice scanalata e bordo decorato da un motivo ad ovuli di forma allungata. L'appiglio (15x29 mm) è decorato da coppie di volute che terminano in riccioli. Il loro punto di raccordo è decorato da due teste barbute di forma allungata con copricapo a cappuccio a bande lisce. La barba termina in un ricciolo, la bocca è aperta, l'occhio piccolo allungato e l'arcata sollevata. Sul lato sinistro è presente un foro non passante di 2 mm. Il cammeo incastonato è lavorato ad altorilievo (altezza 17 mm) con scalpellini e frese, i dettagli del paesaggio e dell'abbigliamneto sono incisi con una punta fine. Grande cura e perizia nella loro esecuzione. Il colore beige-avorio e ravviato da alcune striature di color corallo sul postreno dei cavalli, sul fianco sinistro della barba di Noè e del volatile appoggiato alla staccionata. Il soggetto raffigurato è una scena complessa organizzata su diversi piani, in primo piano al di sopra della linea di terra vi sono alcune coppie di animali incedenti, due cavalli, due leoni, due buoi; su di un altura è raffigurato Noè inginocchiato di profilo a sinistra con le braccia protese in avanti e le mani congiunte in preghiera. In secondo piano è raffigurata la passerella, lignea, con altre coppie di animali incedenti, due elefanti e sei scimmie che vanno verso l'ingresso dell'imbarcazione. Quatrro finestre sono raffigurate sul fianco di questa, mentre sul tetto sono posate colombe. Alle spalle di questa raffigurazione sono le onde del mare con alti flutti. In alto spunta da una nuvoletta Dio con le braccia alzate. Tre colombe volano nel cielo.
L'esecuzione del cammeo è estrermamente accurata nella resa miniaturistica di tutti i dettagli della raffigurazione (sopratutto il volto di Noè e il pelame della criniera dei leoni). Probabile fonte per l’iconografia deve essere la stessa scena rappresentata al fondo di un piatto in cristallo di rocca al Museo degli Argenti di Firenze attribuito a Giovanni Bernardi da Castel Bolognese. Lo stesso modello fu ripreso in altri cammei conservati nel Museo degli Argenti, all'Ermitage di San Pietroburgo e il Kunsthistorisches Museum di Vienna, uno dei quali è la copia speculare del nostro esemplare. Tali lavori sono opera del celebre intagliatore milanese Alessandro Masnago (attivo dal 1560 circa al 1620), che ereditò dal padre l'estro e la bravura nel rendere animali e figure umane; tale era il suo virtusismo che fu chiamato a lavorare in esclusiva per la corte dell'imperatore Rodolfo II d'Asburgo a Praga.

La decorazione della cornice trova confronto in un medaglione di XVI secolo del British Museum.
Collezioni del Museo Civico d'Arte Antica di Torino. Cammei, intagli e paste vitree, 2009, p. 50,
Palazzo Madama. Guida, 2011, p. 113,
A.A. V.V., Le meraviglie del mondo. Le collezioni di Carlo Emanuele I di Savoia., 2016, 348