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XVIII
matita nera; penna e inchiostro bruno; pennello e inchiostro bruno; carta bianca
0737/DS
Altezza: 215 mm., Larghezza: 152 mm.
disegno
Angelo (o arcangelo?) che, col braccio sinistro, indica un personaggio appoggiato contro un albero La scena ha luogo in un paesaggio. Un angelo (o un arcangelo?), col braccio sinsitro, indica un personaggio appoggiato contro un albero. Forse, si tratta della rappresentazione di una delle vicende del giovane Tobia (o Tobiolo, figlio di Tobi) e del suo angelo custode, l'arcangelo Raffaele. Forse questo disegno rappresenta Tobia che cerca un compagno di viaggio e incontra l'arcangelo Raffaele che acconsentirà a seguirlo (egli scambia l'angelo per un comune mortale; le ali che contraddistinguono l'angelo nell'iconografia sono un elemento adottato più tardi dalla Chiesa e tratto dall'antica immagine romana della Vittoria alata). Dopo avere ricevuto la benedizione di Tobi, Tobia e l'arcangelo Raffaele partirono nella Media per prendere del denaro dovuto a Tobi. Li seguiva il cane del ragazzo. Difatti, il personaggio appoggiato contro un albero, che in questo caso sarebbe Tobia, sembra tenere una specie di creatura, che potrebbe essere un cane. Presenza di tracce di matita nera per lo schizzo preparatorio (I. Baudette 2003).
La postilla "probabilmente no" scritta sul retro della cartella è del Mallé ed è databile fine anni 50 (dichiarazione Griseri 1985)
Morassi A., Disegni antichi della collezione Rasini, 1937, p. 18