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XVII
legno intagliato; legno dorato
1774/L
Altezza: 500 cm, Larghezza: 413.5 cm, Profondità: 49 cm
artigianato valdostano
Arcone di alcova composto da due pilastri sorretti da un plinto e sovrastati da un capitello, i quali sorreggono un architrave coronato da un fastigio. Le pilastrate sono limitate a due facce, dovendo l' opera inserirsi in un' apposita apertura muraria. L' unico elemento rifinito sui tre lati è il mensolone che supporta l' architrave.
Nel 1925 il Midana pubblica l' alcova come proprietà del pittore Giacomo Grosso a Torino e

"già appartenente ad un' alcova nella Villa del Conte di Cavour a Santena". Nella fotografia è

visibile un dipinto con due puttini nell' ovale del fastigio. Il 7 dicembre 1938, l' anno successivo alla mostra del Barocco a Palazzo Carignano, gli eredi di Grosso la vendono al museo con una delibera in cui si riportano le scarne notizie del Midana. V. Viale, sul catalogo della Mostra del Barocco del 1963 (dove nel frattempo il dipinto dell' ovale è stato sostituito con una specchie-

ra), restringe e anticipa la datazione, per Midana non delimitabile oltre la seconda metà del Seicento, al 1660 ca.

L. Mallé pubblica ancora la fotografia dell' allestimento per la mostra del Barocco (l' attuale si-

stemazione museale, ottenuta con moderni materiali di recupero, è posteriore a tale esposizio-

ne), estendendo la datazione al 1665. Lo studioso si avvale di confronti con gli intagli di

"Botto e colleghi per la reggia", pur notando che lo stile se ne discosta e non consente "una

estensione attributiva verso nessuno di quei nomi". A trent' anni di distanza ci pare più mar-

cata la discontinuità cronologica di troppi particolari, sia stilisticamente, sia morfologicamente

- la trabeazione increspata ad arco esibisce sulla chiave, p.e., un' inequivocabile espagno-

lette -, e la datazione scivola di conseguenza, in accordo con Midana, assai più avanti con gli anni.
Mallé L., Mobili e arredi lignei. Arazzi e bozzetti per arazzi, 1972, pp.104-105,
Midana A., L' arte del legno in Piemonte nel Sei e nel Settecento, 1925, p.11