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XVIII - XIX sec. d.C. (lavorazione della pietra)
conchiglia conchiglia; oro
0929/PM
Altezza: 20,5 mm., Altezza: 23 mm., Larghezza: 16 mm., Larghezza: 17 mm., Spessore: 12 mm., Spessore: 2 mm.
Busto di Demostene
Bottega dei Regi Archivi
Arte romana di area danubiana
Forma ovale; colore avorio beige; taglio convesso-parallelo. Lucidatura di tutta la superficie. Modellata a mano e rifinita a punta fine e con trapano a punta sferica. Legata in spilla aurea con castone a giorno e asta basculante. Busto di Demostene: Busto barbuto di 3/4 a sinistra. Capelli corti a ciocche liberamente disposte sul capo. Fronte solcata da pesanti rughe. Arcate regolari, modulate sulle orbite molto profonde con bulbo oculare allungato tra palpebre sottili. Naso a profilo diritto e punta acuta in basso, con spesse pinne. Zigomi rilevati sulle guance scarne. Folti baffi ben raccordati alla barba folta ma compatta, a spessi ricci. Collo nervoso e muscoloso. Stile naturalistico, dal modellato plastico ad altlissimo rilievo. Buoni passaggi luministici e di superfici.
La raffigurazione sul ns. cammeo è certamente una riproduzione ispirata al lavoro originale di Dioscuride, al quale sono state apportate le seguenti varianti: si è tratto un cammeo da un intaglio e quindi il busto è di 3/4 a sinistra sul cammeo, mentre è di 3/4 a destra sull'intaglio, evidentemente poiché si è fatta una copia da un calco in positivo; è stata omessa, sul cammeo, la firma dell'incisore. Deve trattarsi di una riproduzione eseguita nello stesso contesto in cui vennero tratti i calchi conservati nelle Collezioni Cades e Paoletti, e cioè tra XVIII e XIX sec. d.C.

Dioscuride, ovvero Dioscoride, era un famosissimo intagliatore di età augustea, citato ad es. da Plinio (Nat. Hist., 37,8) e da Svetonio (Aug., 50). Del suo nome e della sua attività erano certamente al corrente gli intagliatori, almeno sino dal XVIII sec. d.C., come dimostrano alcuni trattatelli settecenteschi sulla glittica antica, come ad es. quello dell'Aldini (Aldini, Giosef, A., Instituzioni glittografiche o sia della maniera di conoscere la qualità e natura delle gemme incise e giudicare del contenuto e del pregio delle medesime, Cesena (Ristampa, Sala Bolognese, 1978), 1735, 84 - 5).
Collezioni del Museo Civico d'Arte Antica di Torino. Cammei, intagli e paste vitree, 2009