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XIX (?) sec. d.C. (lavorazione della pietra)
calcedonio-agata; oro
0841/PM
Altezza: 19,5 mm., Altezza: 21,5 mm., Diametro: 12 max mm., Larghezza: 13 mm., Larghezza: 15 mm., Spessore: 3 mm., Spessore: 3 mm.
Busto di Mecenate (?) o Catone Uticense (?)
arte piemontese
Forma della pietra ovale. Pietra di colore avorio grigiastro, a taglio piano-convesso. Molatura meccanica a disco del piano posteriore. Scultura e intaglio a scalpellino e con trapano a punta sferica (cf. conca dell'orecchio e sterno). Lucidatura della superficie lavorata e del piano di fondo. Legata in anello aureo con castone ovale largo a giorno, a sez. troncoconica. Verga a fascia sottile (spess. da 1 a 9 mm), allargata alle estremità per sorregere il castone. Busto di Mecenate (?) o Catone Uticense (?): Busto imberbe nudo di 3/4 a destra, il capo di profilo. Uomo maturo dal capo quasi completamente calvo. Corti riccioli alla nuca e alla tempia. Fronte bassa e modulata sull'arcata rilevata e spessa. Naso a radice incavata e punta arrotondata in basso, con pinna a narice incisa. Profonda piega nasale che inquadra le corte labbra. Occhio relativamene poco rilevato tra palpebre sottili. Guancia molle e un po' cadente. Mento arrotondato. Collo teso e nervoso, con muscoli plasticamente evidenziati. Busto muscoloso. Stile di tipo naturalistico, dal modellato plastico e ad alto rilievo. Buoni passaggi di superficie.
La rosa dei confronti è piuttosto ampia, ma il nostro cammeo sembra ispirarsi nei dettagli allo stesso cartone che ha anche ispirato un cammeo (?), molto verosimilmente del XVIII - XIX sec. d.C., di cui si conserva un calco nella Collezione Cades (Impronte gemmarie della Collezione Cades, Calchi di intagli e cammei dall’Antichità agli inizi del XIX secolo d.C., raccolti forse a partire dalla fine del XVIII secolo da Alessandro Cades (1734 – 1809), incisore in Roma, conservati in 78 Volumi aperti alla consultazione degli studiosi nella Biblioteca dell’Istituto Archeologico Germanico di Roma, 76:1059), del quale non restano riferimenti nel regesto originale, scritto a mano, e del quale non viene fornita l'identità. Anche le tecniche di lavorazione, compatibili con una datazione del cammeo ad epoca relativamente recente, sembrano delimitare al XVIII - XIX sec. d.C. l'arco cronologico di produzione. Si tratta di cartoni che rielaborano opere famose di ritrattistica antica, come i ritratti di Mecenate ai quali si è fatto riferimento.

Un ritratto di Mecenate datato ad epoca romana compare pure su un cammeo in agata sermpre al Museo Nazionale Archeologico di Napoli (inv. 25902/69), forse proveniente da una Collezione Medicea (Pannuti, U., Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Catalogo della collezione glittica, II, Cataloghi dei Musei e Gallerie d’Italia, Roma, 1994, 254, n. 215).
Collezioni del Museo Civico d'Arte Antica di Torino. Cammei, intagli e paste vitree, 2009