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Anello con cammeo
XVI - XVII d.C. (lavorazione della pietra)
calcedonio-agata; oro
0560/PM
Altezza: 16 mm., Altezza: 19 mm., Diametro: 18 mm. max, Larghezza: 13,5 mm., Larghezza: 16 mm., Spessore: 4,8 mm., Spessore: 4,5 mm.
Busto femminile
arte tardoromana
Forma della pietra ovale. Pietra di colore bianco-grigio. Taglio piano-parallelo a lama metallica. Molatura meccanica a disco del piano posteriore. Intaglio a mano libera con punte di diverso spessore e sezione. Lucidatura di tutta la superficie lavorata. Legata in anello con castone a giorno a sezione troncoconica. Verga (spessa ca. 2 mm) a doppio filo appiattito, divaricato alle estremità per sorreggere il castone. Busto femminile: Spessa corona di capelli raccolti alla nuca e schiacciati da un nastro eseguito in negativo. Le ciocche sono libere e irregolari. Bulbo oculare quasi piano tra palpebre molto spesse. Piccolo naso a profilo diritto e punta arrotondata. Spessa pinna nasale. Labbra piccolissime. Guancia piena e gonfio sottomento. Collo piuttosto corto. Panneggio morbidamente lasciato cadere dietro alle spalle, la spalla destra è nuda. Stile naturalistico, con intaglio anche fine dei dettagli. Modellato plastico e attento ai passaggi di superficie. Il profilo è un po' disegnato. Alto rilievo.
Il cammeo in oggetto non sembra poter essere attribuito alla scuola di Miseroni, nonostante le analogie con l'agata di Palazzo Pitti, a cagione di alcune differenze stilistiche, ma sembra inseribile nella produzione italiana, forse di area lombarda, del Rinascimento.

Miseroni, infatti, era di Milano e lavorava per gli Asburgo (Kris, 1929, 139 e sg.); solo in seguito la sua famiglia si trasferì a Praga, dove altri componenti aprirono una bottega e continuarono a lavorare come intagliatori.
Collezioni del Museo Civico d'Arte Antica di Torino. Cammei, intagli e paste vitree, 2009