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XIX (?) sec. d.C.
calcare calcare calcare
0774/PM
Altezza: 20 mm., Larghezza: 30,1 mm., Spessore: 4 mm.
capita iugata
cerchia di Veit Grauppensberg
Forma rettangolare; colore beige con toni verdastri; taglio piano-parallelo. Molatura meccanica (?) del piano posteriore, la cui porzione sinistra è interessata da graffi di superficie disposti a reticolo. Ricomposto da tre frammenti. Scultura e intaglio a tecnica mista. Modellato a mano con scalpellino e poi rifinito. Pupille e conca dell'orecchio della testa in primo piano con trapano a punta sferica. Capita iugata di Alessandro e Olimpiade: Capita iugata di profilo a destra: - in primo piano, busto maschile con elmo a maschera e panneggio. - in secondo piano, busto femminile panneggiato. Alessandro, in primo piano, indossa un elmo a maschera morfologicamente di tipo corinzio con coppo subemisferico, corto paranuca e sottile pennacchio fluente; frontale a maschera. Capelli lunghi che fuorisecono dal paranuca. Arcata molto regolare a allungata sino alla tempia; occhio piccolo tra palpebre sottili. Naso a profilo diritto ("alla greca"); ampia mandibola; labbra corte; mento piccolo. Veste accollata, legata sulla spalla destra, a panneggio verticale. Il profilo di Olimpiade, in secondo piano doppia il profilo di Alessandro ed è a questo praticamente identico. Capelli a ciuffo sulla fronte. Panneggio di una veste scollata. Stile di tipo naturalistico. Buona attenzione al modellato. Rilievo moderatamente alto. Intaglio medio-fine.
Anche se il confronto individuato è datato al XVII sec. d.C., il materiale impegato come supporto del lavoro in oggetto induce ad abbassare la cronolgia, forse al XIX sec. d.C. L'esame delle tecniche di lavorazione non può essere discriminante in questo caso.

Ad ogni modo, l'opera è certamente ispirata a cartoni più antichi di quelli del XIX sec. d.C., come dimostra la strana fattura dell'elmo, assai vicino non solo al cammeo di Monaco, ma anche, per la forma sfuggente delle paragnatidi, alle raffigurazioni di elmi antichi in età tardo-rinascimentale, dove la morfologia di tipi standardizzati, come il corinzio o lo pseudo-corinzio, viene reinterpretata. La lavorazione del piano posteriore è del tutto analoga ai cammei in calcare 764/PM, 767/PM, 773/PM, 842/PM, 787/PM.

Per l’utilizzo del calcare, ovvero del carbonato di calcio, come materiale di supporto per l’opera, cf. con un cammeo moderno, ora al Germanischen Nationalmuseum di Nürnberg (inv. SiSt 1915), con raffigurazione di busto maschile (Weiß, C., Die antiken Gemmen der Sammlung Friedrich Julius Rudolph Bergen im Germanischen Nationalmuseum Nürnberg, Antike Gemmen in Deutschen Sammlungen, Nürnberg, 1996, n. 474, Tav. 64).
Collezioni del Museo Civico d'Arte Antica di Torino. Cammei, intagli e paste vitree, 2009