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Calice
1575 - 1599
vetro soffiato e dipinto a freddo
0125/VE
Altezza: 19,8 cm, Larghezza: 14,2 cm
cardellini
Calice in vetro fumé con piede a disco, alto fusto a balaustro composto da diversi segmenti e coppa quasi piatta. Il nodo inferiore, baccellato alle due estremità, è decorato con protomi leonine dorate. La coppa è ornata da palmette e tralci di pampini in mezzo ai quali si posano due cardellini, dipinti a freddo con smalti policromi. La tonalità verde degli smalti torna nelle sottolineature dello stelo.
La foggia è quella del tipico calice muranese del XVI secolo, con il gambo a balaustro, il piede a disco e la larga coppa appiattita. Il nodo ornato da baccellature e protomi leonine si trova spesso nei vetri muranesi del Cinquecento avanzato, ma qui è sormontato, in modo un po' artificioso, da diversi altri nodi, anelli e segmenti a balaustro che slanciano lo stelo in una forma architettonica estremamente elaborata e fuori dal comune. Il carattere da parata del pezzo è indicato anche dalla decorazione dipinta a freddo con una vivace policromia.

Esemplari di calici simili, dipinti a freddo, ricorrono nella produzione lagunare (si vedano i diversi esemplari conservati nel Museo Vetrario di Murano), ma questo tipo di decorazione con uccelli e motivi floreali viene ripreso anche nella produzione "à la façon de Venise" della Catalogna e della Boemia (cfr. una brocca datata 1600 nella Wallace Collection di Londra). Il problema dell'origine di questa pittura, come evidenzia Anna-Elisabeth Theuerkauff-Liederwald, non è ancora stato del tutto chiarito: se infatti la forma del calice ricorre molto simile in un esemplare appartenente alla collezione della Veste Coburg assegnato dubitativamente a Murano o al Tirolo (inv. HA 300), la decorazione a vivaci colori tra cui predomina il verde chiaro trova strette analogie con un altro calice della stessa collezione (inv. HA 147) e in un gruppo di vetri per i quali si suggerisce la provenienza catalana (cfr. J.-A. Page, D. Ignasi, Beyond Venice: Glass in Venetian Style, 1500-1750, Corning Museum of Glass, 2004, pp. 90-93). Quest'ultima pare trovare conferma nella tonalità grigioverde della massa vitrea.
Mallé L., Vetri-Vetrate-Giade, Cristalli di rocca e Pietre dure, 1971, pp. 56-57,
Theuerkauff -Liederwald A.-E., Venezianisches Glas der Kunstsammlungen der Veste Coburg: Die Sammlung Herzog Alfreds von Sachsen-Coburg und Gotha, 1994, pp. 245, 252