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Bacile
1800 - 1899
smalto champlevé; rame
0033/S
Diametro: 22,5 cm
cavalieri crociati e marinai a bordo di un'imbarcazione
Bacile con gargouille a testa di serpente a tutto tondo, con perle di smalto blu scuro negli occhi. Il medaglione al centro del cavetto, incorniciato da un bordo a triangoli rossi e indaco in smalto champlevé, presenta la scena di combattimento tra un guerriero, munito di spada e scudo ovale decorato da pallini rossi in smalto champlevé, e un animale fantastico con testa di lupo e coda di serpente; la scena si svolge sopra un ponte in pietra aperto da quattro arcate. In ciascuna delle quattro lunette disposte a corolla attorno al tondo centrale sono raffigurati un cavaliere crociato e un marinaio a bordo di un’imbarcazione con la prua a testa di animale. Le figure sono in rame risparmiato e inciso su fondo in smalto blu a tralci reservé. Nei pennacchi ogivali tra queste figurazioni sono ripetuti quattro volte il giglio di Francia su campo blu, mentre nei pennacchi esterni compaiono le torri di Castiglia con inserti in smalto bianco su campo indaco a girali. Il bordo esterno presenta una duplice fascia a motivi geometrici blu e rossi. Il retro è liscio.
Documentato nel 1856 nella collezione di arti decorative di Louis Fould a Parigi, il bacile fu poi venduto all’asta lo stesso anno. Non sono per ora noti i passaggi successivi fino all'acquisizione del Museo, nel 1936.

Sono tante le anomalie che rivelano l'origine moderna del pezzo: anzitutto il colore di alcuni smalti, per esempio il verde acqua, quasi acido, impiegato per il mare sotto le imbarcazioni, che non compare su nessun pezzo limosino autentico e si trova invece su alcuni falsi Marcy, come il bacile 362 della Galleria Parmeggiani di Reggio Emilia); quindi, diversi dettagli iconografici, dal decoro a pallini rossi dello scafo delle imbarcazioni, alle curiose polene con teste di animali fantastici; la cattiva qualità dell’incisione e infine le recenti misurazioni chimiche effettuate sugli smalti, che hanno evidenziato altissime percentuali di arsenico nel blu, nel verde e nel rosso.

Il dato interessante è che si tratta di una contraffazione piuttosto antica, in ogni caso precedente alla testimonianza del 1856. L’autore si ispirò senz’altro a opere autentiche: il soggetto dei crociati in viaggio per mare è infatti presente in alcune oreficerie limosine originali, come la pisside del Wadsworth Atheneum Museum di Hartford; è inoltre assai diffusa, nei bacili a decorazione araldica, la compresenza delle armi di Francia e di Bianca di Castiglia, sposa di Luigi VIII re di Francia.
Mallé L., Smalti e avori del Museo d'Arte Antica, 1969, pp. 92-93,
Chabouillet A., Description des Antiquités et Objets d’Art composant le cabinet de M. Louis Fould, 1861, pp. 102-103,
Carucci S., Federico II. Immagine e potere, 1995, p. 543,
Castronovo S., Collezioni del Museo Civico d'Arte Antica di Torino. Smalti di Limoges del XIII secolo, 2014, pp. 204-205,
Banchetto alla corte del duca di Savoia. Le ricette di Maître Chiquart cuoco di Amedeo VIII, 2006