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Calice “bevi se puoi”
XVII secolo metà
vetro
0168/VE
Altezza: 28 cm, Larghezza: 12 cm, Diametro: 9,5 cm diametro piede
cervo
Coppa di semplici linee, con piede a disco, fusto a balaustro con nodo piriforme e coppa troncoconica. All'interno del "bevante" è inserita un'asta cilindrica su cui poggia una canna sormontata dalla figura di un cervo, forata in corrispondenza del muso dell'animale da cui si può aspirare il liquido contenuto nella coppa.
L’oggetto appartiene alla categoria dei vetri scherzosi detti "bevi se puoi" o vetri "da capriccio" ("verres à surprise" in francese), recipienti dalle forme più varie dai quali era impossibile versare il liquido dal bordo senza disperderlo e tanto meno si poteva bere, se non aspirando il liquido da un orifizio seminascosto collegato a un sifone: in questo caso l’unico modo per estrarre il liquido era quello di succhiarlo dal muso del cervo. I tentativi suscitavano l’ilarità dei commensali.

Il vasellame a sorpresa, sia in vetro sia in maiolica, conosce grande diffusione nella seconda metà del XVI secolo, quando i giochi d'acqua e gli scherzi diventano un motivo tipico della cultura conviviale. I vetri da scherzo, sovente zoomorfi, cominciano a essere prodotti a Venezia dalla fine del Cinquecento e diventano molto popolari soprattutto in Germania nel secolo seguente. Si tratta di oggetti molto complessi, in cui i diversi elementi erano fabbricati a parte e poi assemblati.

Questo esemplare è riferibile probabilmente alla produzione tedesca, dove spesso il sifone centrale è sormontato da una figura di cervo.
Mallé L., Vetri-Vetrate-Giade, Cristalli di rocca e Pietre dure, 1971, pp. 80-81,
Palazzo Madama. Guida, 2011, p. 169,
Ciappi S., Il vetro in Europa. Oggetti, artisti e manifatture dal 1400 al 1930, 2006, p. 174