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Collana
VI
oro; ametista; granato; smeraldo
0020/ORI
Collana d'oro ornata da pietre dure.
Formata da maglie intrecciate presenta uno smeraldo cilindrico infilato in un filo d'oro e due castoni, uno vuoto e uno contenente un granato ovale. Attualmente separate dalla catena sono due ametiste incastonate, unite tra loro, una lavorata a cabochon e l'altra decorata da un busto femminile inciso ad incavo.



L'ametista incisa, raffigurante una figura femminile con diadema fogliato, è stata riferita alla glittica greco - romana del I - II secolo d. C.. Più tarda l'esecuzione della collana che presenta una maglia comune nell'oreficeria romana. Il taglio delle pietre e la tecnica di montaggio consentono di riferire l'oggetto ad artefici ostrogoti. Collane auree affini fanno parte del tesoro di Reggio - Emilia, occultato verso la fine del V secolo d. C. (V. VIALE 1971, pp. 72 - 73, tav. 60 con bibliografia di confronto). L'oggetto proviene da Desana (cfr. scheda 0008/ORI). Per la bibliografi cfr. scheda 0008/ORI.
Ori e argenti dell'Italia antica, 1961, p. 226, n. 799,
Aimone M., Il tesoro di Desana. Una fonte per lo studio dellas società romano-ostrogota in Italia, 2010, pp. 85-88, 154-157,
Viale V., Bollettino del Centro di Studi Archeologici e Artistici del Piemonte. Recenti ritrovamenti archeologici a Vercelli e nel vercellese. Il tesoro di Desana, 1941, pp. 22 -23, n. 4,
Viale V., Vercelli e il Vercellese nell'antichità, 1971, pp. 72 - 73, n. 5,
Pavesi G., Arte e Materia. Studi su oggetti di ornamento di età romana. Università degli Studi di Milano, Facoltà di Lettere e Filosofia, I quaderni di Acme, 2001, pp. 170-171,
Piglione C., Il Tesoro della Città. Opere d'arte e oggetti preziosi da Palazzo Madama, 1996, p. 202,
Bierbrauer V., Magistra Barbaritas, 1984, p. 78