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Coppa
XVI secolo inizio
vetro soffiato
0127/VE
Altezza: 16,5 cm, Diametro: 30 cm
Grande coppa con piede costolato; tazza con parte inferiore decorata da costolature trasversali ottenute con la tecnica della "mezza stampaura", pareti verticali appena svasate. Bordi blu applicati ornano la base del piede, l'orlo e l'attacco delle pareti della coppa.
L'alzata proviene dalle collezioni dell'imprenditore e industriale Riccardo Gualino raccolte nel castello di Cereseto; in seguito al fallimento di Gualino, le opere d'arte e le suppellettili furono in gran parte confiscate dalla Banca d'Italia. Essa fu venduta al Museo dall'antiquario Pietro Accorsi nel 1933, insieme con altri 31 vetri di Murano che non risultano dagli elenchi della liquidazione, ma la cui provenienza da Cereseto si può desumere dalle fotografie d’epoca.

La parte inferiore della coppa, decorata a costolature in rilievo, è realizzata con la complessa tecnica di modellazione detta "mezza stampaura", diffusa anche nei secoli successivi. Tale tecnica, già nota nell'epoca romana, consiste nell'applicazione, al fondo di un soffiato ancora attaccato alla canna, di un'altra calotta vitrea che viene impressa in uno stampo aperto con costolature in negativo.

Si conservano diversi esemplari di questo tipo di coppa, che dovette essere molto diffuso tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo, ma che fu prodotto a lungo nel corso del Cinquecento, tanto da comparire anche in una natura morta realizzata verso il 1617 dal pittore romano Giovanni Battista Crescenzi. Esempi molto vicini si trovano, tra l'altro, nel Museo Vetrario di Murano (inv.), al Victoria & Albert Museum di Londra (inv. C. 211-1936, C. 212-1936), nella Wallace Collection di Londra (inv. C515) e nella collezione del duca Alfred von Sachsen-Coburg und Gotha di Coburgo (inv.). Elementi caratteristici sono la forma piatta della coppa con le nervature in rilievo nella parte inferiore e l'orlo estroflesso, l'alto piede costolato e i fili blu che bordano il piede, l'orlo e talvolta la parete della coppa.
Mallé L., Vetri-Vetrate-Giade, Cristalli di rocca e Pietre dure, 1971, p. 35,
Theuerkauff -Liederwald A.-E., Venezianisches Glas der Kunstsammlungen der Veste Coburg: Die Sammlung Herzog Alfreds von Sachsen-Coburg und Gotha, 1994, p. 103