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Corone / datteri / foglie / fiori / cornucopie

    Corone / datteri / foglie / fiori / cornucopie
    1600 - 1649
    seta, canapa; velluto cesellato a un corpo laminato. Fodera in tela di canapa non tinta.
    1779/T
    Altezza: 146 cm, Larghezza: 58,5 cm
    frammento di tessuto
    Tessuto seta velluto / Fabric silk velvet
    Dallo sfondo raso color giallo emerge una corona con cinque fioroni da cui fuoriesce un carnoso fiore, posto fra una coppia di spighe e di foglie di palma ricurve, cariche di datteri. Dal fiore nasce un mazzo composto da un iris, da fiorellini a campana, garofani e frutti di gelso, inserito entro una maglia ogivale aperta creata da tralci spinosi, da cui nascono rami di olivo e cornucopie cariche di rose tudor, spighe, foglie lanceolate e tulipani. Rapporto del modulo disegnativo: 110x55 cm.
    Il tema della "corona" godette di particolare favore durante il XVI secolo ed era scelto, nelle innumerevoli varianti decorative sia in damasco sia in velluto, per l'arredo, l'abbigliamento e le vesti liturgiche. Se, probabilmente, in origine il soggetto aveva un significato araldico, atto a raffigurare il ruolo e il potere di chi lo indossava e lo possedeva, venne presto svuotato della sua carica simbolica, per assumere valenze decorative e genericamente allusive alla potenza, andando quasi a ribadire il valore di status symbol dei manufatti serici (Silvestri 1993, p. 41; Cataldi Gallo, a cura di, 2000, p. 220, scheda di M. Cataldi Gallo n. 37). Nel telo in esame, la struttura a maglie chiuse si esplica in forme ampie e sontuose, ricche di molteplici dettagli, spesso riletti in chiave naturalistica, secondo un orientamento attestato, in campo tessile, sin dai primissimi anni del Seicento. La qualità della tessitura e della tintura, che ha mantenuto la brillantezza originale, e la solenne eleganza dell'ornato hanno permesso di ricondurre il pezzo del Museo Civico a Genova (Seta a Genova, 1991, p. 158, scheda n. 67 di G. Boschini), ipotesi ripresa, sebbene in modo dubitativo, dalla letteratura successiva (Carmignani 2005, pp. 132-134, scheda n. 30). Sebbene gli studi concordino nell'ascrivere l'origine di questo disegno a Genova (M. Cataldi Gallo, Tessuti Genovesi del Seicento. Nuove prospettive di Ricerca, Genova 1994, pp. 9-10), esso venne replicato anche in altri centri, quali Venezia (D. Devoti, M. Cuoghi Costantini (a cura di), La collezione Gandini tessuti dal XVII al XIX secolo, Modena 1993, pp. 157-158, scheda n. 178 di I. Silvestri), Milano, Lione (Cataldi Gallo 1994, p. 9) o la Spagna ( E. Morral I Romeu, A. Segura I Mas, La seda en España. Legenda, poder y realidad, Barcellona, s.d., pp. 126-127, scheda n. 110), e questo rende assai complessa l'attribuzione a un preciso centro tessile.
    Tessuti, ricami, merletti. Opere scelte, 2008, pp. 47-48,
    Boccherini T., Atlante di Storia del Tessuto. Itinerari nell'arte tessile dall'antichità al Déco. Telo. Velluto cesellato in seta fondo laminato in oro, 1995,
    Carmignani M., Tessuti ricami e merletti in Italia dal Rinascimento al Liberty, 2005, pp. 132-134, scheda n. 30,
    Cataldi Gallo M., Arte e lusso della seta a Genova dal '500 al '700. Telo. Velluto cesellato operato ad un corpo rosso, 2000,
    Boschini G., Seta a Genova. 1491-1991. Telo. Genova XVII secolo, 1991,
    Tessuti, ricami, merletti. Opere scelte, 2008