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Croce
V/VI
oro
0026/ORI
Altezza: 3,5 cm, Peso: gr. 8.5, Larghezza: 1,8 cm, Profondità: 1,8 cm
Croce d'oro con decorazioni applicate e a sbalzo.
La piccola croce, a bracci potenziati, reca sul lato anteriore (al centro) una rosetta circondata da quattro grappoli d'uva stilizzati. In alto è un quinto grappolo d'uva e in basso un vaso ansato contenente lunghi steli. L'oggetto, vuoto all'interno, presenta un piccolo foro nella zona superiore.



I motivi decorativi di gusto classico (il vaso ansato ed i grappoli d'uva) hanno suggerito a Viale un'attribuzione ad artefici romani (V. VIALE 1971, p. 73, n. 7). Diversamente Carducci riferisce l'oggetto all'arte germanica della fine del V secolo d. C. (C. CARDUCCI 1961, p. 227, n.803). recentemente la croce è stata ritenuta un prodotto dell'oreficeria ostrogota (AA . VV: 1984, p. 64, fig. 10). Per la bibliografia cfr. scheda 0008/ORI.
Carducci C., Ori e argenti dall'Italia antica, 1961, p. 227, n. 803,
Ori e argenti dell'Italia antica, 1961, p. 227, n. 803,
Viale V., Vercelli e il Vercellese nell'antichità, 1971, p. 73, n. 7,
Aimone M., Il tesoro di Desana. Una fonte per lo studio dellas società romano-ostrogota in Italia, 2010, pp. 88-89, 157-162,
Viale V., Bollettino del Centro di Studi Archeologici e Artistici del Piemonte. Recenti ritrovamenti archeologici a Vercelli e nel vercellese. Il tesoro di Desana, 1941, pp. 24 -25, n. 8,
S. Pettenati, Francesco Marmitta. Una commissione romana. Il messale per il Cardinale Domenico della Rovere, 1995, pp. 152 - 154,
Piglione C., Il Tesoro della Città. Opere d'arte e oggetti preziosi da Palazzo Madama, 1996, p. 203,
Bierbrauer V., Magistra Barbaritas, 1984, p. 64,
Bierbrauer V., 1994, pp. 170 - 177, cat III 29 i