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Cucchiaio
VI
argento
0362/A
Altezza: 18,5 cm, Peso: 88,5 g
Cucchiaio
Cucchiaio d' argento in parte dorato del tipo a cochlear.
La parte convessa del recipiente a calotta presenta un dischetto centrale ed e suddivisa in otto spicchi, quattro dorati e quattro in argento inciso e niellato a motivi vegetali e fiori quadrilobati. Il manico, decorato da anelli e pomelli, è unito al recipiente da un pesce parzialmente dorato con occhi costituiti da pietre verdi. Sull'estremità del manico è una testa leonina con le fauci spalancate.



Il tesoro di Desana comprende una serie di cucchiai composta da cinque esemplari del tipo a cochlear e tredici ligule. Si tratta di unao dei servizi più ricchi insieme a quello del tesoro di Cipro, conservato al British Museum ( V. Viale 1971, p.74). L'oggetto, con recipiente inciso e dorato e manico decorato da figure animali, va confrontato con altri due esempi affini, facenti parte del medesimo tesoro ( in particolare con il 363/A; cfr. snche 364/A). I tre cucchiai sono stati assegnati ad orefici tardoromani, attivi nel V sec. d.C. ( Viale V. 1941, p.31, fig 40).



Cfr schede 363-364/A.
Bierbrauer V., I Goti. Archeologia degli Ostrogoti in Italia, "Desana" Vercelli, 1994, pp170-177;s, pp.208, 211-212,
Aimone M., I Longobardi. Dalla caduta dell'Impero all'alba dell'Italia, 2007, scheda 3.5 b, p. 186,
Viale V., Bollettino del Centro di Studi Archeologici e Artistici del Piemonte. Recenti ritrovamenti archeologici a Vercelli e nel vercellese. Il tesoro di Desana, 1941, pp.30-31,,
Aimone M., Il tesoro di Desana. Una fonte per lo studio dellas società romano-ostrogota in Italia, 2010, pp. 113-115, 204-206,
Viale V., Vercelli e il Vercellese nell'antichità, 1971, pp 74-75, 77; tav. 65,
Bierbrauer V., Magistra Barbaritas. Aspetti archeologici di Goti. Alamanni e Longobardi, 1984, p. 467